Come scegliere il gatto di casa: una questione di cuore o di cervello?

Le indicazioni sulle razze che non suscitano allergie ed altri criteri da adottare prima di prendere un gatto in casa

Anche se da sempre amiamo gli animali ma da poco abbiamo deciso di far entrare un gatto in casa, non basterà affrontare questa scelta con il cuore, perché vivere con un micio, pur essendo un’esperienza straordinaria, merita un’attenta valutazione.

Sì, perché questi animali, pur capaci di donare tanto amore e dotati di un grande spirito di adattamento alla vita domestica, devono essere quelli giusti per la nostra casa. Proprio come le persone, tutti i gatti sono diversi.

Le indicazioni sulle razze che non suscitano allergie ed altri criteri da adottare prima di prendere un gatto in casa

In linea di principio l’adozione è sempre una buona scelta se amiamo tanto gli animali, che comporta il fatto di salvarli da una vita difficile, ma indubbiamente lascia aperte molte incognite che devono essere considerate.

Su tutte, e probabilmente la più importante, c’è lo stato di salute dell’animale, strettamente legato alla provenienza genetica e all’ambiente in cui si trovava, prima di arrivare al gattile. Da questa pre-condizione, deriva il secondo criterio, altrettanto importante, che consiste nella possibilità di mantenere economicamente un gatto domestico. Se infatti non si è in grado di sostenere per tutta la sua vita un gatto, soprattutto per le eventuali spese mediche che richiede la salute talvolta non perfetta del nostro gatto adottato, sarà meglio considerare un’alternativa meno impegnativa, dando modo a qualcun altro di occuparsene con altrettanto amore. Questo il link del sovraffollato Canile/Gattile del Comune di Roma: www.canilidiroma.it, per chi volesse e potesse fare questa scelta di cuore.

C’è anche chi non può per altri motivi, affidare al caso la scelta di un gatto domestico, come i soggetti fortemente allergici al pelo di gatto. E’ in tal senso, che qualche “certezza” in più, può darla una gatto di razza. Eccone alcuni, la cui selezione ha ridotto nel tempo alcune variabili, tra queste la non allergenicità, ed anche alcuni aspetti caratteriali, tenendo bene a mente però, che una sicurezza al 100% sul comportamento di un gatto non l’avremo mai, non per niente è considerato, uno degli esseri più misteriosi del mondo animale!

I gatti di razza e le loro caratteristiche

Quando si vuole acquistare un gatto, bisogna intanto assicurarsi che l’allevatore o il venditore abbiano le giuste credenziali, affinché possa essere garantita al massimo la salute di questi animali, anche nella loro crescita. Troppo spesso gli incroci che avvengono senza alcun criterio genetico, creano danni inimmaginabili nei nuovi nati, che svilupperanno più facilmente la loro disposizione alle malattie.

Come scegliere il gatto di casa: una questione di cuore o di cervello? 1

Avendo premesso che un gatto di razza ha alcuni tratti più tipici nel carattere e quindi più prevedibili, vediamone alcuni ideali per la convivenza, in particolare con le persone allergiche:

  • I gatti orientali, e lo Shorthair particolarmente, hanno un pelo molto corto e sottile che si sparge poco in casa. Ecco il perché molte persone allergiche ne scelgono la compagnia, e al di là dell’accortezza di spazzolarlo per ridurre al minimo anche quel poco spargimento di peli, non richiedono grandi cure quotidiane. Però amano stare al centro dell’attenzione, e hanno l’esigenza di continuo contatto fisico e di gioco.
  • Per il gatto Certosino, che si adatta benissimo alla vita in appartamento, valgono le regole per la manutenzione dei gatti orientali, cioè spazzolarli regolarmente solo nei periodi di muta, perché normalmente il suo pelo medio/lungo è davvero molto resistente e non crea problemi.
  • Il Balinese o Siamese (dal pelo lungo), che pur con questa caratteristica è incredibilmente incluso in una lista di gatti anallergici, è un gatto meraviglioso che si affeziona subito al proprietario, per questo può essere ideale per una persona che vive da sola.
  • Il gatto Birmano dal carattere calmo e affettuoso, in genere non ama stare troppo tempo da solo in casa, quindi è meglio affidargli un compagno di giochi. Ha pelo medio-lungo e setoso senza sottopelo, quindi potenzialmente perde meno pelo di altre razze. Tuttavia, non sono una delle principali razze di gatti anallergici.
  • Un posto d’onore quantomeno per spirito di adattamento ai luoghi chiusi lo riserviamo al gatto forse più rappresentativo del suo mondo, il gatto Persiano. E’ un gatto tranquillo pur essendo impegnativo per la richiesta di cure, come ad esempio la toelettatura del pelo. Splendido nell’aspetto, è poco invadente o più verosimilmente ama stare per i fatti suoi, sopportando bene, probabilmente per questo, anche alcune ore di solitudine, il principale dei problemi che si pone chi vive da solo e sta molte ore fuori casa. Non è da considerarsi la scelta migliore però, per i soggetti con forte allergia.
  • Il gatto Abissino si distingue per il suo pelo cortissimo e ne perde davvero poco. Adatto alle famiglie con bambini, è giocherellone e affettuoso. Si tratta inoltre di una delle razze più antiche.
  • Il Burmese europeo, è un gatto che possiede un pelo molto corto, si potrebbero trovare peli in casa solo durante il periodo del cambio stagionale, quindi in primavera e in autunno. Il mantello è sempre molto pulito e raramente necessita di essere lavato.
  • Il Cornish Rex è il Devon Rex, sono gatti dalla tipologia di pelo davvero unica, in quanto si mostra ondulato e corto e raramente ne perde dentro casa.
  • Il Siberiano, elegante nell’aspetto, questo gatto possiede poca proteina Fel D1 (presente sulla pelle del gatto e causa delle allergie), e difatti è considerato tra i gatti anallergici, nonostante abbia un bel mantello corposo. Ha un temperamento molto simile a quello dei cani, tanto da essere tra le razze maggiormente preferite.
  • Anche il Norvegese delle Foreste può essere considerato anallergico, perché produce poca proteina Fel D1. Va spazzolato almeno 1 volta alla settimana, anche se d’estate il mantello si accorcia. Pur essendo autonomo, ama e ricerca le attenzioni.
  • lo Sphynks, ricorda veramente una sfinge, con il suo corpo magro e sinuoso, ed è molto adatto alle persone allergiche, per via della sua peluria quasi invisibile.
  • Il gatto Tonchinese è una razza molto pulita, che richiede poche cure e che si distingue per la scarsa perdita di pelo.
  • Il Blu di Russia, è un gatto dal pelo corto e fitto, setoso e morbido al tatto. Come il Balinese, anche il Blu di Russia produce meno proteina Fel d1, rendendolo una scelta azzeccata per le persone con allergie ai gatti. Dal carattere giocherellone e tranquillo, non gli importa molto se viene lasciato a casa da solo durante il giorno, ma è molto felice al ritorno del suo umano. Sicuramente uno dei gatti anallergici più belli, per via del suo colore particolarissimo, color lavanda alla base e più scuro andando verso la punta.
  • Il gatto Bengala ha un pelo eccezionalmente fine, il che significa che richiede meno cure rispetto alle altre razze di gatti. Dal momento che passano meno tempo a leccarsi, i loro peli contengono meno saliva (una fonte di allergeni del gatto) e hanno meno probabilità di essere sparsi in giro. Sebbene non sia un gatto che ama particolarmente stare sulle gambe, il gatto Bengala ama la compagnia delle persone, particolarmente dei bambini, poiché la sua natura energica lo rende un gran giocherellone. Uno dei gatti anallergici più ricercati.
  • Il gatto LaPerm affettuoso e coccolone, ha un pelo riccio molto particolare, caratteristica che ne riduce molto lo spargimento in casa.
  • Il Giavanese, uno splendido essere, che ha solo uno strato di pelo superiore, il che significa meno spargimento di peli in giro per casa. E’ un gatto estremamente fedele e dalla straordinaria intelligenza e capacità di comunicazione.
  • Infine l’Ocicat, uno dei migliori gatti sotto il profilo delle allergie, è quello che produce una minore quantità della proteina allergene Fel d1, il suo pelo è corto e liscio e non perde molto pelo. L’Ocicat è una razza di gatto assolutamente domestico, di selvatico ha solo l’aspetto, per via di un particolarissimo manto maculato.

L’età del nostro futuro gatto

Può essere difficile resistere alla tentazione di prendere un gattino. Sebbene siano carini da guardare e pieni di energia, richiedono anche molto tempo e pazienza ai loro proprietari. Per altro, non ci sono indicazioni su come sarà un gattino quando diventerà adulto, poiché i gatti non tendono a formare un carattere consolidato prima dell’anno di età. Infatti, se chi adotterà il gatto, che si tratti di un single o una famiglia, è più adatto ad un carattere tranquillo, sarà meglio che ne scelga uno già adulto. Viceversa se vogliamo aggiungere vitalità alla nostra casa, un gattino che cresce con i nostri figli, sarà la migliore delle esperienze per loro.

Ma cosa è giusto sapere se si vuole adottare un gattino? La prima caratteristica da tener presente nel momento in cui si sceglie di adottare un gattino da una cucciolata è il suo stato di salute e indole caratteriale. Un micino in buone condizioni, lo si riconosce dal pelo lucido, pulito e soffice, dagli occhi limpidi, aperti e senza cispe, dal temperamento vivace, e soprattutto, dal pancino che non deve essere gonfio, chiaro effetto di una infezione parassitaria. È anche importante guardargli l’interno delle orecchie per verificare che non ci siano incrostazioni, e accarezzarlo contropelo per osservare la presenza di pulci, o delicatamente per notare se ci sono zone prive di pelo causate da micosi.

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Questo piccolo amico, già nel primo approccio dove ne analizzerete le condizioni, vi farà capire subito con le fusa se gli andate a genio, e sarà l’inizio di un grande amore!

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