Viaggio sulla Litoranea tra discariche e degrado

Cumuli di rifiuti abbandonati da incivili lungo la Litoranea, all'interno della Riserva naturale: continua il fenomeno delle discariche abusive nella Natura

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Non c’è pace per la splendida Riserva naturale di Castel Porziano. Lungo la via Litoranea, che costeggia la Tenuta del Presidente della Repubblica da un lato, e la spiaggia di Capocotta dall’altro, incivili continuano a scaricare indisturbati rifiuti di ogni tipo.

Ai bordi della Litoranea, nella macchia mediterranea della Riserva Naturale, c’è una discarica a cielo aperto

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Dopo i materassi, ritrovati a mucchi nella radura che costeggia la strada (leggi qui la notizia), adesso è la volta degli pneumatici, degli elettrodomestici rotti, della plastica e dei mobili usati: una discarica a cielo aperto con cumuli di immondizia abbandonati nella natura.

“Ho fermato la macchina ho fatto un giro a piedi”, racconta ai nostri microfoni Ciro Iacone, che percorre tutti i giorni la Litoranea. “E’ incredibile quello che ho visto sotto le scarpate: a destra e a sinistra hanno abbandonato copertoni, scaldabagni, mobili, sacchi neri. Addirittura sedie da ufficio. Piange il cuore a vedere la Natura ridotta in questo modo“, spiega il cittadino, indignato dal triste spettacolo.

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“I camioncini Ama passano spesso, fanno la spola con gli stabilimenti. Eppure non si fermano mai a raccogliere i rifiuti accumulati nelle scarpate e tra la vegetazione ai lati della Litoranea”, prosegue Iacone.

Insomma, quando tra pochi giorni con la Primavera trionfante i cittadini romani e i residenti del Litorale torneranno a frequentare la spiaggia dei Cancelli si troveranno davanti uno spettacolo decisamente triste.

E se è difficile garantire un controllo anti-incivili con la presenza di pattuglie della polizia stradale, d’altra parte basterebbe installare alcune foto-trappole: l’effetto deterrente sarebbe garantito.

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“L’amministrazione comunale dovrebbe installare qualche telecamera, una su ogni palo, ogni uno o due chilometri: gli autori di tali gesti avrebbero paura di essere scoperti, e certamente smetterebbero. E’ il modo con cui il sindaco di Fiumicino Esterino Montino è riuscito a mettere fine al fenomeno: non ci sono altre soluzioni”, commenta il cittadino.

“Sono stati lasciati al lato della strada anche i rami tagliati dagli operai Tim per mettere in sicurezza un cavo telefonico: ora si sono seccati, e se non verranno rimossi basterà una cicca di sigaretta per innescare un incendio“, sottolinea Iacone.

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