Tar del Lazio: “Stabilimenti balneari di Ostia all’asta, se ne discuterà a settembre”. E adesso?

Quali conseguenze per il Tar del Lazio che ha respinto la richiesta di sospensiva dall’asta delle concessioni balneari e fissato l’udienza per la discussione del merito il 22 settembre,

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Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva dell’asta delle concessioni balneari disposta dal X Municipio. L’argomento verrà trattato nel merito nell’udienza fissata per il 22 settembre prossimo. Ora tutto potrà accadere per l’estate 2021.

Il Tar del Lazio respinge la richiesta di sospensiva dall’asta delle concessioni balneari: udienza il 22 settembre

Il Tribunale Amministrativo Regionale Tar per il Lazio (Sezione Seconda) ha pubblicato oggi l’ordinanza 1061/2021 rispetto all’esame sulla richiesta di sospensiva presentata da alcuni dei concessionari balneari contro il Comune di Roma X Municipio che non ha rinnovato le concessioni demaniale marittime e le ha messe all’asta (leggi qui). I gestori degli impianti, sostenuti ad adiuvandum anche dalla Federbalneari Italia, chiedevano non solo la sospensione del bando di gara ma anche che venisse loro “riconosciuta l’estensione della durata della concessione demaniale… sino alla definitiva cessazione dell’emergenza sanitaria in corso e per i 90 giorni successivi a tale cessazione”.

La Sezione seconda del Tar (Francesco Riccio, Presidente; Eleonora Monica, Primo Referendario; Luca Iera, Referendario, Estensore) ha stabilito di non procedere direttamente con la sospensiva “considerato che le censure formulate dal ricorrente richiedono un approfondimento non compatibile con la delibazione sommatoria che caratterizza la presente fase cautelare e ritenuto che, allo stato dell’attuale situazione di fatto, la posizione giuridica soggettiva delle parti in causa è tutelabile adeguatamente con la sollecita fissazione dell’udienza pubblica in occasione della quale il giudizio sarà valutato in rito o in merito”.  Così, la discussione del ricorso avverrà il 22 settembre.

Le conseguenze possibili

Ora, mancando la sospensiva, tutto può succedere nella gestione degli stabilimenti balneari. Com’è noto, il X Municipio ha stabilito il 30 dicembre una proroga tecnica (leggi qui) per la quale gli attuali concessionari sono per certi versi custodi degli impianti balneari “per il periodo di tempo necessario alla conclusione della procedura di affidamento… comunque di durata non superiore a 12 mesi”.  La mancata applicazione della sospensiva del Tar, innanzitutto, comporterà che non potrà essere avviata la campagna abbonamenti quanto meno nei 37 stabilimenti interessati dall’asta.

In mancanza della sospensiva, il X Municipio si sente autorizzato a procedere con l’asta che registra già circa 400 domande (leggi qui): il termine per la partecipazione è fissato per il 15 marzo. Riusciranno gli uffici di Ostia ad assegnare gli impianti prima dell’inizio dell’estate? In caso affermativo, gli eventuali aggiudicatari dovranno acquistare tutti materiali per avviare l’attività (la concessione riguarda solo le strutture non amovibili) e organizzarsi: con quali tempi e con quali risultati? Ma, soprattutto, con quale spirito essendoci l’incognita dell’esame del Tar fissato per il 22 settembre?  E se i vecchi concessionari dovessero vincere il ricorso, chi rifonderà gli aggiudicatari dell’asta municipale per l’esclusione giudiziaria?

Un ulteriore dato va considerato: chi è in grado di impegnare risorse e capitali per una sola stagione di concessione in questa condizione di crisi economica? Il timore è che tra gli aspiranti gestori si nascondano teste di legno con il compito di lavare danaro di provenienza illegale. 

Non meno confortante è la prospettiva collegata al rinvio dell’aggiudicazione dell’asta a dopo l’udienza del Tar: resteranno sì i vecchi concessionari ma, è evidente, che questi in relazione all’incertezza per il futuro cercheranno di economizzare riducendo al minimo investimenti e personale.

Insomma, vada come vada, per la prossima estate Ostia rischia seriamente di essere ben lontana da quella dipinta dalla promozione turistica pagata profumatamente dal X Municipio.

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