Ostia, in manette gli spacciatori preferiti dagli chef

La Polizia di Stato arresta una coppia di spacciatori che aveva tra i clienti più assidui alcuni degli chef più noti del litorale romano

Era la coppia di spacciatori prediletta da alcuni degli chef più noti del litorale romano. Ed è da questa preferenza che gli investigatori del X Distretto Lido hanno assegnato alle indagini il nome “Operazione Masterchef“.

Dopo un’articolata attività di indagine da parte degli agenti della Polizia di Stato del X Distretto Lido di Roma, diretto da Antonino Mendolia, sono finiti in manette C.P. uomo di  29 anni e M.F. donna di 20 anni entrambi italiani, denunciati per favoreggiamento due uomini rispettivamente di 35 e 26 anni e segnalati per uso personale di sostanza stupefacente cinque clienti. La coppia di pusher utilizzava un appartamento del Comune di Roma, in via Aristide Carabelli, assegnato ad un donna deceduta da poco tempo e occupato dai due, come base di spaccio ma soprattutto come rifugio  durante i blitz delle Forze dell’Ordine. I poliziotti oltre a sequestrare l’immobile, perché ritenuto direttamente funzionale all’attività di spaccio, hanno sequestrato circa 700 euro in contanti in banconote di piccolo taglio e circa 30 grammi tra cocaina ed hashish. 

L’indagine ha avuto origine attraverso una rete di informazioni che indicavano in via Aristide Carabelli, all’interno di quell’appartamento occupato, la presenza di persone che, agevolate dal cospetto di una grata in ferro appositamente costruita davanti al portone d’ingresso, cedevano quotidianamente stupefacente ad un’accurata e selezionata clientela. 

Le prime attività di appostamento e osservazione della squadra di Giudiziaria, coordinata dal commissario Fabrizio Petrucci, hanno rilevato che tra i clienti c’erano diversi uomini con abbigliamento da lavoro tipico del settore della ristorazione. In particolare gli agenti hanno riscontrato che tra di loro vi erano alcuni importanti chef del litorale laziale che, indossando ancora gli abiti usati tra i fornelli, ed in particolare i pantaloni a scacchi grigi si recavano prima e dopo l’orario di apertura e chiusura per acquistare la droga ed in alcune occasioni consumata all’interno della casa. No, quella non era farina per arricchire le pietanze ma cocaina.

Riscontri avuti anche quando molti degli acquirenti, poco dopo la cessione, venivano controllati e sanzionati per il possesso della sostanza stupefacente per uso personale prima di raggiungere il ristorante dove lavoravano. Particolare curioso: la coppia di spacciatori per giustificare l’andirivieni sospetto di clienti in divida da ristorante, avevano apposto sulla porta di casa un adesivo con su scritto “Trattoria

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L’adesivo con su scritto “Trattoria” sul portone di casa per sviare i sospetti

Con una  minuziosa ricostruzione di tutta la “filiera” dello spaccio, gli investigatori di Ostia hanno osservato e documentato tutta l’attività delittuosa, individuando nel contempo la base di spaccio fino a far scattare  il blitz . Durante l’acceso nello stabile, i pusher, hanno tentato di nascondere la droga all’interno dell’abitazione di un vicino.

L’attività era talmente avviata e ramificata che anche durante la perquisizione continuavano a presentarsi clienti di quello che era un vero e proprio supermarket della cocaina. Un’abituale cliente si è presentato alla porta ed ad un incredulo agente in borghese ha consegnato una banconota dicendo” A giovino’ il solito 50 euro…

Per i due arrestati, giudicati con il rito della direttissima, è stato convalidato l’arresto .