Dragona: gara di solidarietà per aiutare Silvia. Il nostro appello è stato raccolto

In tantissimi, tra associazioni e cittadini, si sono mobilitati per aiutare Silvia a fare la chemio

Una vera e propria gara di solidarietà è scattata in questi giorni per aiutare Silvia, la residente di Dragona malata di tumore, impossibilitata a raggiungere l’ospedale dove fa la chemioterapia, perchè nel territorio non esisterebbe una rete di sostegno in grado di fornirle un mezzo (leggi qui).

Dragona: associazioni e cittadini si mobilitano per aiutare Silvia a fare la chemio

C’è stata una grande mobilitazione dopo il nostro servizio andato in onda sabato scorso. Sono stati in tantissimi a contattarci per dare una mano a Silvia, la donna malata di tumore residente a Dragona e impossibilitata a raggiungere l’ospedale dove si sottopone a chemioterapia.

Fino a questa mattina sono giunte alla nostra redazione tantissime dimostrazioni di solidarietà e proposte di aiuto. Tra queste, quelle dell’associazione oncologica del litorale “L’Albero delle Molte Vite”; quella di un tassista che si è messo a disposizione per i tragitti casa-ospedale e infine di una signora, che si è gentilmente offerta di pagare alcune corse di taxi.

La svolta è poi arrivata con l’intervento della Confraternita Misericordia di Fiumicino, che ha preso in carico il caso di Silvia.

La presa in carico da parte della Misericordia di Fiumicino

Silvia si è sempre mossa autonomamente, con la propria vettura, ma di recente le sue condizioni di salute sono peggiorate. E’ quindi partito il tam tam di richieste per avere un mezzo che la trasportasse al nosocomio. Il risultato: un nulla di fatto e Silvia si è ritrovata nella triste situazione di non potersi curare.

Dopo la messa in onda del nostro servizio, si è subito fatta avanti la Confraternita “Misericordia” di Fiumicino, che ha preso in carico il suo caso. Sarà, infatti, l’associazione ad accompagnarla in ospedale, ma soprattutto la guiderà nell’iter burocratico per attivare il punto unico di accesso presso la Asl Roma Tre. Solo in questo modo Silvia potrà avere un sostegno stabile e continuativo.

Ringrazio pubblicamente tutti coloro che si sono interessati alla mia situazione – ha affermato Silvia – purtroppo il mio medico di base è morto di Covid da poco e non sapevo di avere diritto a questo tipo di servizi. Penso che le informazioni dovrebbero essere più chiare e le procedure più snelle”.

Intanto, la figlia Giada ha aperto una raccolta fondi online per comprare un’auto con pedana. Chiunque volesse dare il proprio contributo può visitare il sito gofundme.com

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