Sono due al momento gli indagati per la tragica morte dei cinque anziani, il 16 gennaio scorso, presso la casa di riposo Villa Diamanti di Lanuvio. Sette i sopravvissuti, compresi due operatori sanitari, ricoverati in condizioni molto gravi in ospedale (leggi qui).
La Procura di Velletri ha aperto un’inchiesta nei confronti delle due proprietarie della RSA: al momento si ipotizza che a causare la morte dei cinque ospiti sia stato il monossido di carbonio, che avrebbe impregnato la struttura per un incidente. In corso accertamenti sulla caldaia, per capire se il gas letale si sia diffuso a partire da una perdita presente nell’impianto.
Il pubblico ministero titolare dell’indagine, Giuseppe Travaglini, procede per il reato di omicidio colposo plurimo. Ieri, 18 gennaio, i carabinieri della Compagnia di Velletri hanno inviato una prima informativa alla Procura, e l’autopsia del medico legale, che darà il verdetto finale sulle cause dei decessi, è stata fissata per giovedì 21.
Il sopralluogo dei NAS, avvenuto domenica 17 gennaio, ha permesso di appurare la presenza di tutte le autorizzazioni necessarie: le proprietarie indagate risultano in regola con la documentazione burocratica.
A scoprire i corpi ormai senza vita delle cinque anziane quella mattina del 16 gennaio, un operatore sanitario. A perdere la vita Giuseppina Valentino, Agnese Capatano, Teresina Venturini, Maria Laura Minelli e Maria Macci. Gli altri sette presenti nella struttura erano privi di sensi: necessario il ricovero in codice rosso presso diversi ospedali della Capitale.
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