Un anziano affetto da varie patologie vive in una casa cantoniera senza riscaldamenti e senza luce. L’appello all’Atac: «riparate il contatore, queste condizioni di vita sono disumane.» Il servizio di Gabriella Tesoro
Al freddo senza luce e senza riscaldamenti. L’incubo di un anziano di Ostia Antica
Vivere in pieno inverno senza luce e senza riscaldamenti. Accade oggi, nel 2021, al signor Luigi, un 81enne che abita in una casa di proprietà dell’Atac che sorge su via Ostiense, all’altezza di Ostia Antica. A causa del contatore rotto, l’abitazione, che costeggia la ferrovia Roma-Lido, è senza energia elettrica e, di conseguenza, senza riscaldamenti.
«Sono intervenuti quasi tempestivamente – denuncia il figlio dell’anziano – hanno trovato il guasto un po’ ovunque perché il nostro contatore è molto distante da casa, noi non passiamo intervenire per nostro conto, dobbiamo aspettare l’Atac. Dicono che l’intervento è molto costoso e quindi non intervengono. La casa poi è al buio, è isolata, già di giorno è difficile vederla, se dovesse succedere qualcosa i soccorsi avrebbero difficoltà a trovarci. In questo momento poi fa molto freddo, mio padre si è attrezzato con un generatore ma il problema non può essere ricolto in questo modo.»
In questi giorni di freddo intenso vivere senza riscaldamenti è disumano. A maggior ragione se si tratta di una persona anziana affetta da varie patologie. E visto che proprio in questo particolare periodo storico stiamo facendo di tutto per tutelare i nostri nonni sarebbe quantomai opportuno garantire almeno l’indispensabile: luce e calore. L’appello all’Atac è chiaro: intervenga il prima possibile per salvaguardare la salute di un anziano cittadino.
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