Ostia, Labur: “Applicate il decreto ministeriale: la ciclabile va cancellata”

L’associazione Labur che ha ottenuto il decreto di nullità dell’atto istitutivo della pista ciclabile di Ostia chiede alla Polizia locale, al Campidoglio e al Ministero di cancellare l’opera

piste ciclabili

Si alza il tono dello scontro sulla legittimità della pista ciclabile di Ostia: dopo il decreto che ha definito nullo l’atto istitutivo dell’opera sul lungomare e la replica del X Municipio, Labur ha diffidato Polizia locale, Campidoglio e Ministero affinchè diano attuazione agli effetti del provvedimento.

Com’è noto Labur – Laboratorio di Urbanistica, per voce del suo presidente ingegner Andrea Schiavone, ha fatto ricorso al Ministero dei Trasporti contro la delibera di Giunta del 5 agosto con la quale il X Municipio istitutiva una pista ciclabile sul lungomare da via Giuliano da Sangallo e piazzale Cristoforo Colombo (leggi qui). Il 28 dicembre il sottosegretario Roberto Traversi (M5S), ha firmato un decreto che annulla l’atto, definendolo “illegittimo” e ha anche mosso gravi accuse  sentenziando che “il X Municipio ha travalicato i limiti del proprio potere… con ciò violando l’articolo 7 nonché l’articolo 14 del Codice della Strada”.

Il X Municipio in una nota (leggi qui) ha replicato che il decreto “non cambia nulla, la pista ciclabile resta dov’è perché è vigente la Deliberazione di Giunta municipale n.9/2020 la cui D.D. resta valida”. Insomma, per gli amministratori pentastellati del litorale romano, il Ministero dei Trasporti si è sbagliato.

Alla luce di queste vicende oggi il presidente di Labur ha presentato una formale diffida nei confronti di tutti gli organi competenti, sia ai vari gradi della Polizia locale che al Comune di Roma che al Ministero dei Trasporti affinchè il decreto 598 del 28 dicembre scorso trovi applicazione.

Schiavone sollecita con urgenza all’amministrazione “il totale annullamento in autotutela di ogni disciplina di traffico relativa alla suddetta pista ciclabile ‘transitoria’ con riserva di denunciare ogni eventuale reato compiuto contro la pubblica amministrazione”.

E’ evidente che così fatta, senza il parere delle autorità superiori competenti, la pista ciclabile del lungomare di Ostia potrebbe comportare rischi, esponendo gli utenti a pericoli per la loro incolumità e possibili richieste di risarcimento dei danni nei confronti del Comune di Roma

L’assessore comunale alla Mobilità, Pietro Calarese, in un post rincara la dose: “La ciclabile non sarà cancellata. Punto”. “La ciclabile di Ostia – sostiene l’assessore – è legittima e rimarrà dov’è. Abbiamo agito in completa trasparenza e nel rispetto delle regole. Per dipanare ogni dubbio chiariamo sin da subito che il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti non annulla il progetto della ciclabile approvato lo scorso maggio, ma un’altra delibera approvata il 5 agosto 2020 che va ad annullare la pedonalizzazione del lungomare. Gli effetti non incidono sulla legittimità della ciclabile”.

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