Ostia Antica, il Campidoglio inadempiente paga una sanzione di 600mila euro

Esecuzione coatta del prelievo di circa 600mila euro dal bilancio comunale: il Campidoglio non ha rispettato i termini di un appalto per la costruzione di una scuola materna

L'area di cantiere abbandonata in via Pericle Ducati a Ostia Antica

Una somma di circa 600mila euro è stata prelevata dalle casse del Campidoglio in esecuzione di una sentenza del Tribunale di Roma confermata dal Tar del Lazio. Motivo del pagamento coatto è il mancato adempimento del Comune di Roma nella costruzione di una scuola materna a Ostia Antica.

L’esecuzione della sentenza del Tar del Lazio Seconda Sezione nr. 3431/2020 è avvenuta il 23 dicembre scorso presso il Palazzo Senatorio per opera del delegato della Banca d’Italia, Pasquale Di Jeso.  Alla presenza del Vice Segretario Generale Vicario del Comune di Roma, Gianluca Viggiano, si è provveduto a stornare sul conto della Nomentana Appalti S.r.l la somma di 609.220,45 euro, oggetto di contenzioso con l’amministrazione capitolina.

I fatti risalgono al lontano 2013 quando la Nomentana Appalti si aggiudicò una regolare gara d’appalto per costruire una scuola materna in via Pericle Ducati, nello spazio che fiancheggia la vecchia scuola elementare. Nel corso dello scavo, però, affiorarono dei reperti archeologici (tre edifici d’epoca romana) e l’opera si fermò.

L’amministrazione di allora prese tempo, fino a che non decise di costruire una scuola materna fuori dal centro abitato, in via Francesco Orioli. A realizzarla, però, non sarebbe stata chiamata la Nomentana Appalti che, per questo motivo, intraprese una legittima richiesta di risarcimento del danno ovvero del pagamento di quanto stabilito dalla gara d’appalto ovvero 497.231 euro. Il Comune di Roma si oppose, perdendo la causa presso il tribunale civile di Roma (sentenza del 27 novembre 2018).

Nonostante la sconfitta, però, dal Campidoglio il pagamento della somma non è mai stato effettuato. Così la Nomentana Appalti si è rivolta al Tar del Lazio che il 19 marzo 2020 (sentenza del Presidente Seconda Sezione Tar, Francesco Riccio) ha ingiunto al Comune di Roma non solo il pagamento di 497.231 euro ma anche di 111.989 euro a titolo di rivalutazione e interessi.

Totale sanzione, dunque, 609.220,45 euro. Soldi che il 23 dicembre scorso sono stati prelevati coattivamente dal bilancio comunale.