Cimiteri romani, mortalità a livelli mai raggiunti: cremazioni a numero chiuso

Situazione al collasso a Prima Porta: mortalità record a novembre. Da lunedì l’Ama Cimiteri capitolini non accetterà più di 200 cremazioni a settimana; le altre fuori Roma

commiato sempre più difficile a Roma
Cimitero di Prima Porta

Un livello di mortalità mai raggiunta a Roma costringe l’Ama Cimiteri Capitolini a limitare le cremazioni a non più di 200 a settimana. Gli altri feretri dovranno essere sepolti a terra oppure trasferiti in altre città per la cremazione.

Il covid, ma anche l’impreparazione delle strutture cimiteriali del Comune di Roma al fenomeno, stanno mettendo in crisi l’organizzazione dell’ultimo saluto dei nostri cari. Dopo diversi allarmi lanciati nei mesi scorsi (qui quello di pochi giorni fa e in questa pagina quello di ottobre), l’Ama Cimiteri Capitolini ha dovuto assumere una decisione drastica: con effetto immediato non potranno essere conferite al forno del Cimitero Flaminio (Prima Porta) più di 200 salme a settimana. Sono, infatti, già presenti nella camera mortuaria in attesa di cremazione oltre 1500 salme e più di 200 resti umani.

Tutto questo, segnala in una comunicazione diffusa dall’Ama alle agenzie funebri, è conseguente “al perdurare del forte incremento di mortalità registrato già da diverse settimane nella città di Roma, incremento che ha comportato nel mese di novembre un numero di denunce di morte pari a 3.940, con un aumento rispetto al novembre 2019 superiore al 63% e nei soli primi giorni di dicembre un aumento superiore al 40%rispetto al medesimo periodo del 2019”.

Secondo le statistiche anagrafiche, “il numero di decessi dello scorso novembre rappresenta il valore massimo mai raggiunto a Roma, superiore anche al valore limite finora registrato nel gennaio 2017 (3788 decessi)”.

Così, si è stabilito che “per ogni richiesta eccedente il numero massimo settimanale di 200 cremazioni, si dovrà optare per una cremazione in impianti fuori dal territorio di Roma Capitale oppure per una diversa forma di seppellimento”. Ricordiamo che a Roma la sepoltura in terra è possibile ormai solo al cimitero Flaminio; il Laurentino, infatti, è chiuso.

Inevitabilmente il numero chiuso disposto da Ama Cimiteri Capitolini si ripercuoterà non solo nella organizzazione delle agenzie funebri ma anche nei costi che dovranno affrontare i familiari del defunto. I forni più vicini a Roma si trovano a Viterbo, Civitavecchia, Grosseto e per la traslazione dei resti si dovrà affrontare un costo aggiuntivo oltre a prevedibili lunghe attese per la dimensioni minime delle organizzazioni cimiteriali locali.

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