Flash mob del movimento “Liberare Roma” contro le barriere architettoniche, che di fatto impediscono alle persone con disabilità di raggiungere gli scavi di Ostia Antica dalla stazione della ferrovia Roma-Lido.
Flash mob, Liberare Roma: “Il ponte di Ostia Antica divide, non unisce”
“Il ponte pedonale della stazione di Ostia Antica è una struttura che divide invece di unire”. A sostenerlo è “Liberare Roma” che ha organizzato un flash mob per sensibilizzare l’amministrazione a rimuovere le barriere architettoniche che impediscono alle persone con disabilità di attraversare il ponte.
Da circa tre anni, dalla chiusura di questo tratto di via della Stazione di Ostia Antica, non passa più nemmeno l’autobus.
“Le strade sono un disastro. Un disabile o una mamma con la carrozzina non può andare dall’altra parte del ponte. Roma ha bisogno di voltare pagina – dicono i rappresentanti del movimento – di tornare a guardare avanti con fiducia. Di sorridere, e ritrovarsi. Roma ha bisogno di nuova vita. Oggi è una città spenta, senza slanci. Una città governata male, poco curata, spesso abbandonata a sé stessa. Un posto dove è diventato difficile vivere. Vogliamo fare un passo in avanti, per non tornare indietro e regalare questa città ad una destra che guadagna voti su rabbia e paura. Vogliamo essere il lievito della buona politica, della speranza, della rigenerazione”.
“Vogliamo dare voce alle tante esperienze che tutti i giorni provano a rendere questa città un posto migliore. Roma può ripartire se mettiamo in campo coraggio, passione e la voglia di scrivere una storia nuova. Una storia in grado di trasformare Roma in una città aperta, pulita, sicura, tollerante. Una storia aperta, la ricchezza della nostra cultura come inclusione, diversità, visione. Un percorso a tappe, di mobilitazioni e protagonismo cittadino aperto a chi vorrà essere insieme a noi parte del sogno più grande”.
“Abbiamo organizzato una due giorni di flash mob per Roma in tutti i suoi 15 municipi. Una serie di iniziative mercato per mercato, strada per strada, piazza per piazza. Il tutto rispettando anti-covid. Noi ci mettiamo mettiamo testa, cuore e gambe e andiamo ad ascoltare le sofferenze della città. Andiamo ad ascoltare per capire e per praticare soluzioni per migliorare i nostri quartieri”, ha concluso il movimento Liberare Roma.
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