Due persone di Roma sono in isolamento perché risultate positive alla nuova variante inglese del coronavirus. Lo segnala il Ministero della Salute, sottolineando che il paziente zero della variante è ricoverato al policlinico militare del Celio, dove è stato raggiunto dalla convivente, anche lei positiva. J’accuse dei virologi alla Gran Bretagna che sapeva della variante già a settembre ma non ha comunicato nulla.
Il dipartimento scientifico del Policlinico militare del Celio, che in questa emergenza sta collaborando con l’Istituto superiore della sanità, ha sequenziato il genoma del virus Sars-Cov-2 proveniente da un soggetto risultato positivo con la variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna.
Il paziente e il suo convivente rientrato negli ultimi giorni dal Regno Unito con un volo atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino, sono in isolamento e hanno seguito, insieme agli altri familiari e ai contatti stretti, tutte le procedure stabilite dal ministero della Salute. Poco dopo è risultata positiva alla variante britannica del virus Sars-Cov-2 anche la convivente, un’italiana, che si trova in isolamento sotto osservazione. L’uomo si trovava in Inghilterra per lavoro.
Nel pomeriggio di oggi, domenica 20 dicembre, sono stati bloccati i voli tra Italia e Gran Bretagna. Il timore è che gli arrivi a Fiumicino in questi ultimi giorni possano aver fatto da corridoio verso Roma del nuovo virus: il paziente trovato positivo è atterrato a Roma quattro giorni fa.
In un’intervista rilasciata alla trasmissione “Che tempo che fa” il direttore scientifico dell’istituto Humanitas di Milano, Alberto Mantovani, a proposito della variante inglese del coronavirus ha sottolineato la velocità di propagazione con un dato: “A Londra nel settembre 2020 la variante era presente nel 25% dei positivi, adesso ha raggiunto il 64%: il virus corre ma questa variante ancora di più“.
«Gli inglesi sapevano già da settembre che era in circolazione questa variante. Hanno taciuto, non ci hanno avvertito. Ora serve il lockdown. O comunque misure molto severe». Così in un’intervista a ‘Il Messaggero‘ il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi. «La nuova variante – aggiunge – non è più letale, ma circola con una velocità più alta anche del 70-80%» ma non sembra alterata «la capacità protettiva del vaccino». «In queste condizioni – dice ancora – sarà difficile riaprire le scuole il 7 gennaio. A Natale si rischia una nuova impennata».
Variante coronavirus, stop ai voli per e dalla Gran Bretagna