Residenti in rivolta per le troppe buche sull'arteria che collega con la Capitale: domenica 20 dicembre corteo di auto
A Torvaianica i residenti sono in rivolta. La strada principale che collega la località alla Capitale, via Arno, è un pericoloso susseguirsi di buche e voragini.
Ogni giorno – denunciano gli abitanti – sono migliaia le macchine che percorrono l’arteria di collegamento. E ogni giorno, immancabilmente, qualche sfortunato automobilista si trova con una ruota forata, dopo essere incappato in una delle tante buche che costellano il percorso obbligato per raggiungere Roma.
“Via Arno è una strada molto pericolosa: il manto stradale è consumato, pieno di buche, che provocano incidenti frequenti”, spiegano i cittadini.
La strada costeggia l’aeroporto militare di Pratica di Mare, uno dei più grandi di Europa. Il luogo prescelto per diventare l’hub nazionale di stoccaggio per i vaccini contro il Covid-19, come annunciato negli scorsi giorni dal commissario per l’emergenza Domenico Arcuri.
“Milioni di dosi di vaccino vitali per tutta la nazione pronte ad essere trasportate negli hangar e smistate per tutta Italia con impiego di elicotteri e camion, in un luogo dove i percorsi stradali di accesso sono indecentemente pericolosi”, sottolineano i residenti.
“Gli abitanti di Torvaianica e del quartiere Campo Ascolano segnalano da mesi la questione con pec e mail al Comune di Pomezia e a Città Metropolitana di Roma Capitale, senza alcuna risposta”, affermano i cittadini.
“Pochi giorni fa sono stati fatti dei lavori e riparato il manto stradale ma solo per una cinquantina di metri: una vera e propria presa in giro. La pericolosità permane, evidenziata solo da un cartello che impone il limite di velocità a 30KM orari”, dichiarano i residenti.
I cittadini di Torvaianica lanciano dunque una manifestazione: “Domenica 20 Dicembre alle 10.30 gli abitanti protesteranno pacificamente su via Arno all’interno delle loro autovetture rispettando il limite di velocità, rallentando naturalmente il traffico, e posizionando striscioni per segnalare il problema alle autorità competenti e alla stampa”, annunciano.
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