Ostia senza fototrappole: la Raggi manda i suoi a capire dove piazzarle

Telecamere fisse

Il X Municipio tergiversa sulla posa di telecamere? E allora piazziamo al volo le fototrappole da inviare da Roma.

E’ il ragionamento che ha convinto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, a “commissariare” l’amministrazione ostiense sulla questione telecamere. Come indicato in questo nostro articolo (leggi qui), il X Municipio ha impiegato un anno per redigere il progetto di una rete di telecamere anticrimine e acchiapopasozzoni. Finanziato con 250mila euro nel 2019, attende ancora di essere messo in gara d’appalto relativamente alla prima trance di 12 postazioni.

Così, visto che le elezioni sono ormai alle porte e diventa urgente migliorare il decoro di Ostia, sabato 5 dicembre un “commissario” del Nad (Nucleo ambiente e decoro) di Roma Capitale ha svolto un sopralluogo per individuare dove piazzare le fototrappole in possesso dell’amministrazione capitolina. In tutta Roma ce ne sono attive soltanto 18 ma sarebbe imminente un’ulteriore fornitura.

L’inviato capitolino si è spostato in lungo e largo a Ostia per individuare le posizioni più confacenti per contrastare il fenomeno delle discariche abusive che fioriscono continuamente in alcuni punti critici, dalla pineta delle Acque Rosse a via dell’Idroscalo, a via degli Atlantici alla Litoranea. 

Non sappiamo il contenuto del rapporto che l’inviato capitolino stilerà per la sindaca. Il funzionario del Nad si è mosso da solo e all’insaputa degli amministratori locali e anche questo evidenzia che si tratta di una missione delicata nata da un intervento politico e amministrativo che indica il livello di scarsa fiducia che il Campidoglio nutre ormai nei confronti della classe amministrativa di Ostia.

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