Il Dpcm prevede l’impossibilità di spostarsi da un comune all’altro nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno (leggi qui). Una misura particolarmente restrittiva per i territori che non sono dei capoluoghi e vivono di turismo, di economia locale e di consumi. E’ il caso ad esempio del Comune di Fiumicino. Durante le feste natalizie e in estate, moltissimi romani, ad esempio, si trasferiscono nelle “seconde case” di Fregene. Ciò nelle prossime settimane non sarà possibile.
Ecco il quadro:
il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute); sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione;
dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.
L’amministrazione di Fiumicino si sta preparando per fronteggiare questo problema. Il piano sarà improntato nel dettaglio nei prossimi giorni: “In questo periodo stiamo continuando ad effettuare i controlli per il rispetto delle norme anti-Covid e nelle ultime ore stiamo affrontando l’emergenza maltempo, con molti alberi che sono caduti nel nostro territorio – ha precisato la comandante della Polizia Locale di Fiumicino Lucia Franchini che prosegue – A breve saranno in programma degli incontri con le altre forze di Polizia per coordinarci in vista del Natale e per affrontare, in particolare, anche il tema del possibile arrivo dei romani nelle seconde case a Fregene”.
“Il rischio riguarda soprattutto le giornate di Natale e Santo Stefano. Attendiamo nella prossima settimana le circolari del Ministero dell’Interno per attenerci alle disposizioni. Di sicuro non ci faremo trovare impreparati. Già in estate abbiamo risposto prontamente“, ha concluso Franchini.
Intanto, monta la polemica tra i ristoratori: “Il divieto di spostamento tra Comuni a Natale, il 26 Dicembre e il 1° Gennaio è una totale follia”. La posizione è dell’associazione Lungomare della Salute di Fiumicino.
“Si tratta di una ingiusta penalizzazione nei confronti di territori come Fiumicino che lavorano quasi totalmente con la clientela romana e l’ennesimo tentativo di criminalizzare un asset che versa ogni anno centinaia di migliaia di euro alle casse dello Stato in tasse e contributi – spiegano dall’associazione -. Non riusciamo a capire il senso. O si chiude tutto o, se si apre, che non ci siano restrizioni se non quelle attualmente in vigore. Perché penalizzare anche a Natale attività che già risentono in maniera enorme dell’attuale crisi? Perché far passare prima l’apertura come una gentile concessione e poi limitare gli spostamenti?”, si chiedono.
“Abbiamo perso tra il 75 e l’80 per cento del fatturato, ci hanno chiesto di adeguarci, acquistare plexiglass, distanziatori, igienizzare più volte al giorno i nostri esercizi commerciali. L’abbiamo fatto consapevoli della necessità di tutelare la salute dei nostri clienti. Abbiamo accettato di chiudere la sera, di ricevere le ‘mancette’ di 600 euro o del decreto ristori pur continuando a pagare bollette di luce e gas che non sono di certo diminuite. Ora questo che ci sembra un assurdo accanimento. Ce lo dicano chiaramente che diamo fastidio e ci organizzeremo diversamente”.
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