I dieci libri per conoscere la storia di Ostia

I dieci libri di Ostia più preziosi

Ostia è forse il quartiere più raccontato d’Italia. La storia di Ostia, territorio strategico della Roma imperiale e spiaggia della Capitale in epoca moderna, ha capitoli curiosi e singolari che pongono questo quartiere-città tra le zone più affascinanti non solo della Penisola.

A pensarci bene qui ha funzionato per quasi un millennio la cittadina portuale al servizio di Roma Caput Mundi. Qui la Chiesa ha stabilito la prima sede vescovile e diocesi sub-urbicaria dopo Roma: spetta al cardinale protodiacono di Ostia l’annuncio dell’elezione del nuovo papa. Qui sfocia il Tevere, bocca d’accesso della via d’acqua che porta a Roma e quindi varco doganale e presidio militare contro le invasioni via mare per secoli. Qui, a Fiumara Grande, è stato ospitato l’Idroscalo di Roma con decine di rotte aeree collegate nel Mediterraneo. Qui si trova la spiaggia che serve durante l’estate non meno di un milione di romani. Qui si trova la principale alternativa a Cinecittà con oltre 130 film che vi hanno stabilito almeno una location per le riprese.

Ecco, allora, che può considerarsi utile avere a disposizione una guida dei libri più utili per cogliere le diverse sfaccettature e apprendere la storia di Ostia. Si tratta di un servizio, quello della documentazione, che ha visto cimentarsi schiere di ricercatori e di fotografi. Alcuni anche di prestigio: tra di loro figurano il giornalista del Corriere della Sera, Alessandro Fulloni, e il direttore di Leggo, Davide Desario, per fare dei nomi.

Nello stilare la nostra particolare graduatoria dei dieci libri che non possono mancare per conoscere la vera storia di Ostia, non abbiamo tenuto conto della loro disponibilità sul mercato. Alcuni si trovano ancora nelle librerie e su Amazon, molti sono esauriti e si possono acquistare solo sul mercato dell’usato. Tutti, però, rappresentano pezzi di narrazione che fanno di questa città-quartiere una realtà unica e straordinaria.

I DIECI LIBRI PIU’ PREZIOSI DI OSTIA

Lido di Ostia – Mare di Roma di Memmo Caporilli (1969, Ardita, riedizione 1988 De Cristofaro ed., riedizione 2001 Publidea 95) – Memmo Caporilli, ostiense d’adozione dopo aver sposato la figlia di Raffaello Fierro, dell’allora presidente del Sindacato Fascista Commercianti di Ostia e pioniere dei balneari, ha scritto un volume destinato a diventare punto di riferimento di tutti i ricercatori e degli studiosi. In questo volume, infatti, è possibile trovare documenti storici e fotografie di grande pregio, atti relativi soprattutto al periodo che va dalla bonifica romagnola fino agli anni Cinquanta dello scorso secolo.

La vita quotidiana a Ostia di Carlo Pavolini (1986, Ed. Laterza e riedizioni successive) – Carlo Pavolini offre uno spaccato della vita quotidiana del porto di Roma, che divenne col tempo uno straordinario centro cosmopolita, in contatto con l’intero Mediterraneo. Grazie anche a un ampio corredo di immagini, in questo libro parlano al lettore i resti piccoli o grandi della città, le epigrafi, gli strumenti di lavoro, le suppellettili domestiche, la ceramica, mosaici, le pitture. Uno spaccato incredibile della porta di Roma sul Mediterraneo, dalla prima colonia, ai fasti dell’Impero fino alla decadenza in una sovrapporsi di stati socioeconomici ma anche in una stratificazione urbanistica ed edilizia.

Pane e lavoro di Giuseppe Lattanzi, Vito Lattanzi, Paolo Isaja (1986 Marzilio ed.; 2008, Longo ed. Ravenna) – E’ uno splendido volume che racconta l’epopea della bonifica di Ostia, del bracciantato ravennate, dei sacrifici costati vite tra il battaglione di operai romagnoli che vinsero l’appalto pubblico per sollevare il litorale romano dalla palude e sottrarlo alla malaria. Nel libro sono contenute foto e testimonianze raccolte sul campo dalla Coop. Ricerca e Territorio, lavoro che ha dato vita al prezioso Ecomuseo del Litorale.

Paolo Orlando, diari fotografici di aavv (2004, Publidea) – E’ uno straordinario percorso, sia fotografico che documentaristico, che si deve alla raccolta di atti e immagini conservate dalla società Met.Ro. (oggi Atac) nella stazione di Porta San Paolo correlate alla realizzazione della ferrovia. Potente e instancabile propulsore di questa opera fu agli inizi del secolo scorso l’ingegner Paolo Orlando, artefice del Comitato Pro Roma Marittima. Così la raccolta di fatti e fotografie connessi con la ferrovia Roma-Lido diventa l’eccellente pretesto per affiancare Paolo Orlando nelle sue imprese e svelare la nascita di Ostia moderna.

La città interrotta di Flavio Coppola, Giuliano Fausti, Tamara Romualdi e aavv (1994, Sinesi) – Si tratta di un lavoro ponderoso che è coinciso con una mostra che nel 1994 ebbe notevole risonanza, soprattutto perché venne sottolineato che Ostia deve considerarsi una città interrotta. Nei primi anni del XX secolo, l’Italia e la sua nuova Capitale sentono l’esigenza di riappropriarsi dell’affaccio sul Mediterraneo. L’intento è quello di riportare Roma al mare, com’era già avvenuto ai tempi degli antichi romani. Si promuove così la trasformazione di Roma in una città marittima ed industriale, perseguendo un concetto figlio dell’espressione del mondo liberale positivista, antecedente a Mussolini e al Fascismo. Viene fondato nel 1904 il “Comitato Pro Roma Marittima”, presieduto da Paolo Orlando, al fine di creare un’opinione pubblica favorevole e capace di forzare l’intervento diretto dello Stato e delle amministrazioni pubbliche locali. Con la perdita della Guerra, nel 1944, quel disegno si interrompe bruscamente e Ostia sprofonda in una sorta di damnatio memoriae. Il libro documenta opere pubbliche e costruzioni private che rispondevano al disegno di una pregevole città di fondazione.

Ostia vista dall’alto di Giulio Mancini, Oreste Albarano (2006, Coop. Cronaca Sera) – Lo sviluppo di Ostia mostrato attraverso le spettacolari immagini scattate prima dal dirigibile, poi dall’idrovolante, quindi dall’elicottero e infine dal satellite. Grazie al contributo della Fototeca di Stato, le riprese esprimono la crescita della cittadina costiera, sviluppatasi in un desiderio di riscoperta del mare di Roma e nella valorizzazione turistica. Si tratta di documenti unici, di pregio storico e valore sociologico, elementi che tracciano l’evoluzione urbanistica ma anche infrastrutturale e ambientale del Mare di Roma, del quale si documenta con efficacia il fenomeno erosivo costiero. Ampi capitoli sono dedicati all’Idroscalo e all’Ostia Air Show.

Ostia ieri e oggi di Giulio Mancini (2007, Coop. Cronaca Sera) – La storia di Ostia moderna raccontata attraverso le vicende di diciotto famiglie di pionieri: imprenditori, commercianti, artigiani e semplici cittadini che hanno contribuito alla crescita civile ed economica del quartiere marittimo di Roma. Sono storie di sacrifici, di sofferenze pre e post belliche, di vite legate a imprese a volte di successo, altre scomparse. Un affresco di una città che non c’è più e che vive solo nei ricordi di chi resiste e di chi non c’è più.

Via della Stazione Vecchia di Roberto Gruppo (2005, Ed. 19APG29) – E’ il diario di un uomo, il compianto Roberto Gruppo, che per oltre mezzo secolo ha vissuto e lavorato (la pizzeria di famiglia Gruppo) sempre nella stessa strada, via della Stazione Vecchia (già via Leone IV), nel cuore di Ostia.  E’ una lunga sequenza di emozioni che tracciano uno spaccato della società del Dopoguerra vista attraverso gli occhi prima di un bambino poi di un ragazzo, infine di un imprenditore. E’ uno struggente collage di ricordi composti da un appassionato collezionista di documenti e fotografie di Ostia.

Il caso Ostia di Alessandro Fulloni (1999, Ed. Lido) – E’ la ricostruzione di ciò che seguì al 20 novembre 1991, quando, cinque mesi prima che scoppiasse ‘‘Mani Pulite”, 2.500 commercianti si riunirono in un cinema per denunciare quelli che gli stessi definirono ”i ricatti imposti dalla politica corrotta”. A capo della rivolta un vero “Masaniello”, il popolare Piero Morelli che potette contare sul leale sostegno dell’allora capitano dei carabinieri Francesco Ferace. Sullo sfondo del racconto, il Lido: cronache di nera, quartiere ghetto, spiaggia per i ”fagottari”. E il tentato divorzio da Roma, per ottenere una identità da sempre negata. L’autore di questo formidabile documento è Alessandro Fulloni, giornalista cresciuto professionalmente al ”Giornale di Ostia” e decollato nelle pagine nazionali del ”Corriere della Sera”.

Storie bastarde di Davide Desario (2010, Avagliano ed.) – Fatti realmente accaduti ai ragazzini degli anni Settanta ma ben romanzati da un giornalista che ha iniziato la sua carriera a Ostia con Il Messaggero raggiungendo la vetta con la direzione della free press “Leggo”. I fatti sono ambientati negli anni Settanta in un quartiere-ghetto dove qualche anno prima è stato massacrato e ucciso Pier Paolo Pasolini. I ragazzini crescono in mezzo alla malavita locale, incrociando i .bravi ragazzi della Banda della Magliana e la Primula Rossa delle Br, Barbara Balzerani. È Ostia, ma potrebbe essere qualunque periferia italiana, dove sopravvivere vuol dire fare i conti anche con tragedie come l’episodio di Vermicino che ferma tutti davanti le televisioni. Le storie bastarde sono pestaggi tra rossi e neri, fionde e motorini rubati, scippi e scommesse, le sfide tra bande nemiche, e poi overdose e morti ammazzati.

I dieci libri per conoscere la storia di Ostia 1
I dieci libri di Ostia più preziosi

GLI ALTRI TITOLI DA CULTORI

Tanti altri libri meriterebbero una menzione. Giovanni De Nisi è stato uno dei pionieri della ricerca storica del Lido con ben tre volumi pubblicati a cavallo tra gli anni Settanta e gli Ottanta: Ostia Lido di Roma il primo, Seguendo l’antica via Severiana il secondo e Ostia tiberina il terzo.  Le acque rosse di Giorgio Rascelli (1983, Sei) che romanza la gioventù delle bande che si “scontravano” nelle pinete di Ostia, a metà strada tra “I ragazzi della via Pall” e “Gianburrasca”. Ostia sull’onda della memoria di Giulio Mancini, Oreste Albarano, Paola Callegari (2005, Coop. Cronaca Sera): attraverso le cartoline illustrate e le mirabili foto della Fototeca di Stato del Ministero per i Beni e le Attività culturali, incluse quelle della Fondazione Morpurgo, si racconta la nascita e lo sviluppo di Ostia Moderna, spiaggia come luogo di svago, di salute, di socializzazione. Ostia ne li millenni di Mauro Milesi (2001, Giuseppe Pizzuti Editore); la storia del Lido è raccontata attraverso 297 gustosissimi sonetti in vernacolo romanesco, da Anco Marzio fino alle discoteche estive sulla spiaggia. Il Lido di Ostia di Luca Creti (2008, Libreria dello Stato) è un volumetto agile ma carico di aneddoti e informazioni soprattutto di matrice architettonica e urbanistica. Ostia – Storia Ambiente Itinerari di Sandro Lorenzatti e aavv (2007, Genius Loci) è, per definizione di Lorenzatti che di mestiere fa l’archeologo, “un atto positivo di conoscenza e tutela”. Va aggiunto che è anche un atto d’amore verso un “luogo unico al mondo: qui i miti umani e naturali s’intrecciano e da sempre la storia s’addensa”. Chi ama il cinema troverà in Ostia set naturale di Giulio Mancini (2014, Il Librario) una vera chicca da gustare pagina dopo pagina: nel volume sono descritte le location di circa 130 film che hanno scene girate al Lido ed è descritto lo speciale rapporto che Federico Fellini, Alberto Sordi e Carlo Verdone hanno avuto per questi luoghi. Un’ultima segnalazione riguarda una recentissima pubblicazione legata a uno specifico episodio: l’occupazione dell’ex collegio IV Novembre da parte di un gruppo di studenti e attivisti comunisti. Il libro si intitola Il Quattro occupato con sottotitolo “Ostia, 1975/77 Sogni e bisogni di una cittadinanza attiva” di autori vari (2020, Etabeta).

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