Per Natale e Capodanno il governo decide di adottare la linea della massima prudenza: nel nuovo Dpcm previsto lo stop agli spostamenti tra comuni diversi.
“Dal 7 gennaio il Paese ripartirà, sapendo di dover iniziare una grande campagna di vaccinazione”, dichiara il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia intervenendo al forum 5G Italy.
“Non possiamo permetterci la terza ondata. Perché non vogliamo che una sola persona possa morire per covid, nel corso del nuovo anno”, spiega Boccia. “Si tratta di un auspicio, certo, ma comunque dobbiamo limitare al massimo questo rischio”.
“Dicembre dev’essere il mese che ci fa mettere in sicurezza il Paese senza fare un lockdown nazionale”, prosegue il ministro.
“Da qui a 15 giorni tutta Italia, o gran parte di essa, sarà gialla. Pensiamo a restrizioni puntuali per il periodo delle feste che non ci fanno allentare i nostri comportamenti”, sottolinea Boccia. Oltre al coprifuoco alle 22, nel Decreto del presidente del Consiglio che verrà varato il 3 dicembre previsto anche lo stop agli spostamenti tra Comuni diversi, valido per i giorni del 25 e 26 dicembre e per Capodanno.
“Sono ore decisive per il nuovo Dpcm, che sarà il più lungo in termini di durata di quelli che hanno caratterizzato le nostre azioni in tempi di covid”, afferma il ministro.
Vaccino non obbligatorio
Il vaccino “non sarà obbligatorio, anche se sarà ovviamente consigliato“, spiega il ministro, indicando che “più persone faranno il vaccino più il Paese sarà in sicurezza”.
“Alcune categorie dovranno essere messe in sicurezza tramite il vaccino: anziani, forze dell’ordine, ospiti delle Rsa, sanitari. Gli studenti? E’ una riflessione che si sta facendo in Parlamento”, sottolinea il ministro.
“La distribuzione del vaccino è affidata al commissario Arcuri, e sarà capillare, grazie all’intervento delle forze armate”, conclude Boccia.
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