Nuovo look per il ponte Abebe Bikila

Ponte Abebe Bikila

“Il ponte Abebe Bikila è un’opera importante per Ladispoli che segue il programma di riqualificazione delle passerelle pedonali attuato dall’Ufficio Lavori Pubblici”. Con queste parole l’assessore ai lavori pubblici Veronica De Santis ha annunciato come la Giunta Grando abbia deliberato l’approvazione del progetto che prevede la manutenzione straordinaria della passerella pedonale sul Sanguinara.

“L’opera – ha proseguito De Santis – consisterà prevalentemente nella totale revisione delle parti metalliche, quindi la tinteggiatura con apposite vernici e la sostituzione del tavolato del camminamento. Inoltre, per garantire maggiore sicurezza, verrà implementato il sistema di illuminazione, con luci led. Dopo l’approvazione del progetto, l’Ufficio Lavori Pubblici procederà con la richiesta di erogazione di un mutuo”.

“Il programma di riqualificazione delle passerelle pedonali, oltre alla manutenzione straordinaria del ponte Bikila comprende – ha concluso De Santis – anche il completamento della nuovo Ponte della Scorta, in Piazza De Michelis ed il risanamento del Ponte Bitti sul Vaccina. E’ un impegno, quello preso dalla nostra amministrazione, per aumentare la pedonabilità di Ladispoli, consentendo spostamenti agevoli ai nostri cittadini”, ha concluso De Santis.

Il ponte Abebe Bikila fu inaugurato nel 2010

Il ponte Abebe Bikila fu inaugurato il 19 marzo 2010. Bikila fu un maratoneta etiope, vincitore della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma nel 1960. Corse nel magico scenario della Roma dei Fori Imperiali ed è rimasto nella memoria per aver percorso l’intero tracciato di gara a piedi scalzi. Scomparse prematuramente nel 1973.

Agente di polizia e guardia del corpo personale dell’imperatore Hailé Selassié, Abebe Bikila era nato nel villaggio di Jato in Etiopia. Divenne un eroe nazionale dopo aver vinto la medaglia d’oro nella maratona olimpica del 1960.

Ai Giochi di Roma, Bikila vinse la maratona correndo l’intera distanza senza scarpe per una precisa scelta tecnica concordata con il suo allenatore, lo svedese di origine finlandese Onni Niskanen. Bikila divenne il simbolo dell’Africa che si liberava dal colonialismo europeo, conquistando la prima medaglia d’oro olimpica del continente africano.

Nel 1969 Abebe Bikila stava guidando nei pressi di Addis Abeba quando ebbe un incidente, rimanendo paralizzato dalla vita in giù. Nonostante le cure e l’interesse internazionale, non riuscì più a camminare. Pur impossibilitato all’uso degli arti inferiori, non perse la forza di continuare a gareggiare: nel tiro con l’arco, nel tennistavolo e perfino in una gara di corsa di slitte (in Norvegia). Partecipò inoltre ai Giochi paralimpici di Heidelberg nel 1972 nel tiro con l’arco.

Morì l’anno successivo, all’età di 41 anni, per un’emorragia cerebrale, venendo poi sepolto nel cimitero parrocchiale di San Giuseppe ad Addis Abeba.

In suo onore si è costituito il comitato “Bikila 2010” per i festeggiamenti del cinquantenario dalla vittoria olimpica di Bikila a Roma 1960, mentre a Ladispoli, il 19 marzo 2010, è stato intitolato all’atleta il ponte pedonale che collega Lungomare Regina Elena con Lungomare Marina di Palo. La proposta dell’intitolazione fu formulata, dal Presidente del “Gruppo Millepiedi”, Franco Iannilli. La città di Roma, il 10 settembre 2010, gli ha dedicato una targa in memoria del cinquantenario della vittoria, lungo il percorso olimpico di fronte all’ingresso del Palatino.

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