“Rebirth”: il film di una documentarista di Nettuno conquista gli Usa

Il titolo è “Rebirth-Rinascita” e, documenta, giorno per giorno, paure e speranze di una famiglia su cui si abbatte il cancro con quanto ne consegue in termini di ansia, dolore, amore e voglia di andare avanti. La famiglia è proprio di Eleonora Privitera, giovane documentarista di 28 anni che lavora a New York ed è tornata a Nettuno, per stare vicina al padre Vincenzo che è stato ricoverato due mesi e alla madre Grazia che lo ha accudito.

Rebirth non tralascia scene intime e indirette, in ospedale e in casa. Il film ha vinto il premio d’argento al San Diego Italian Film Festival ed è in selezione ufficiale del DOC NYC, il festival di documentari più grande degli Stati Uniti.

Rebirth, Privitera: “Ho filmato con empatia e amore al fine di esplorare le paure e le speranze”

“Ho iniziato un viaggio intimo e personale nella produzione del mio nuovo film “Rebirth” – ha spiegato Eleonora Privitera che continua – mi sono trasferita a New York due anni fa per intraprendere una carriera nel cinema documentaristico. Un anno fa, ho scoperto che mio padre aveva il cancro e la mia risposta è stata iniziare a filmare, spiegando come la sua vita e quella di mia madre stessero cambiando mentre affrontava la malattia”.

“Io ero lontano da casa. Lui e mia madre non volevano che conoscessi il fardello che stava caratterizzando le loro ‎‎vite. Ma volevo lottare con loro e non potevo fingere che non fosse successo nulla. Pertanto, in quel momento difficile, li ho filmati con empatia e amore al fine di esplorare artisticamente i loro mondi interiori, paure e speranze”, ha affermato Privitera.

Anche il litorale tra Nettuno e Anzio è protagonista del film: la famiglia Privitera abita in via Gramsci, che unisce le due città, e il mare fa da sfondo a molte riflessioni di Rebirth.

“Il film – prosegue la filmaker – parla degli effetti e delle conseguenze traumatiche che una malattia porta nella vita di qualcuno:  l’esperienza di essere ricoverato in ospedale per 2 mesi, la lotta contro il cancro, l’incertezza e l’imprevedibilità della situazione, la paura di morire e l’inizio di una nuova vita una volta tornato a casa, con molte nuove restrizioni e speranze. E il mondo di mia madre, sua compagna da 40 anni, con cui analizziamo come la loro relazione è stata condizionata dalla malattia”

“Far parte della famiglia mi ha permesso di avere una conoscenza meticolosa e profonda delle loro espressioni, personalità, gesti fisici e interazioni, che per questo genere di documentario sono una chiave fondamentale per catturare visivamente le loro identità e sentimenti. Attraverso scene verité e interviste intime, “Rebirth” intreccia il loro rapporto, le loro vulnerabilità e le loro paure, passando per le celebrazioni e le lotte di un’intensa vita trascorsa insieme”. ha concluso Eleonora Privitera. ‎

La vita della filmaker Eleonora Privitera

Con un Master in Antropologia Sociale conseguito presso la London School of Economics and Political Science, Eleonora Privitera ha un forte approccio cinematografico e utilizza le sue capacità di ricerca per scegliere storie rilevanti e urgenti da raccontare. Per lei il motore che guida le sue azioni è sempre stata la necessità di fare un vero cambiamento nella società. Realizza documentari per sostenere le lotte e i movimenti sociali delle persone.

Il suo primo cortometraggio documentario “An Imminent Threat”, che racconta la storia di un pescatore coinvolto nella lotta contro l’industria petrolifera nel nord della Norvegia, è stato selezionato e proiettato al “Resilience Festival” di Bologna, all’Orvieto Cinema Festival e ha vinto il secondo premio al “Visioni Italiane Festival” nella categoria tema ambientale nel marzo 2019.

“It’s still me, mom”, un breve documentario che esplora i conflitti e le lotte in una famiglia americana è stato in concorso in diversi festival cinematografici internazionali LGBTQ. Ora con Rebirth ha vinto il premio d’argento al San Diego Italian Film Festival ed è in selezione ufficiale del DOC NYC, il festival di documentari più grande degli Stati Uniti.

redazione@canaledieci.it

Ti potrebbe interessare leggere anche: Mostra del Cinema di Venezia: girato a Fiumicino il film “I predatori”, vincitore del premio “Orizzonti”