La truffa dello specchietto di trasforma in rapina: arrestati due fratelli

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Immagine di repertorio

Brutta avventura per un ragazzo di Torvajanica: per lui la classica truffa dello specchietto si è trasformata in un vero incubo. Mentre il giovane era alla guida della sua auto, due uomini si sono avvicinati e lo hanno accusato di aver urtato la loro vettura causando un danno allo specchietto. E, come sempre in questi casi, i due hanno preteso un risarcimento immediato in contanti.

La vittima, terrorizzata dall’atteggiamento minaccioso dei due, ha cercato i contanti in casa per consegnarglieli. A questo punto però la truffa si è trasformata in una rapina vera e propria. I malviventi infatti hanno sottratto al ragazzo tutto il denaro presente nell’abitazione: 220 euro il bottino finale.

Questa mattina però i rapinatori, due fratelli di 38 e 36 anni residenti a Torvajanica, sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Pomezia, su mandato della Procura di Velletri. Per entrambi l’accusa è di rapina aggravata e lesioni personali.

I fatti risalgono allo scorso luglio: il giovane, una volta rapinato del denaro, ha cercato di opporsi tentando di ostacolare la fuga dei due. In un impeto di ribellione per quanto appena accaduto il ragazzo si è aggrappato allo sportello dell’auto dei ladri durante la loro fuga, finendo per essere trascinato per alcuni metri sull’asfalto.

Il ragazzo ha immediatamente denunciato il fatto ai Carabinieri della Stazione di Torvajanica, fornendo una precisa descrizione dei due rapinatori. I sospetti dei militari sono ricaduti immediatamente su due fratelli della zona, conosciuti nell’ambiente criminale. Dopo quattro mesi di indagini il cerchio si è chiuso, e per i due sono scattate le manette.

A firmare l’ordinanza di custodia cautelare il gip di Velletri, su richiesta della Procura.

 

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