Dalla Regione dieci milioni per sostenere i Pronto Soccorso della Capitale

Pronto Soccorso

Contagi in aumento, ricoveri in salita. La pandemia da covid-19 ha messo i Pronto Soccorso degli ospedali romani in una situazione di grave difficoltà. Spesso a determinare l’afflusso esorbitante di accessi presso le strutture ospedaliere di prima accoglienza è l’alto numero di positivi non gravi: pazienti curabili a domicilio, ma lasciati a se stessi dai medici di base, costretti a ricorrere alle cure ospedaliere.

Per fronteggiare il momento critico la Regione Lazio ha stanziato dieci milioni di euro, finalizzati a rinforzare i Pronto Soccorso più in affanno della Capitale, Si parte da Sant’Eugenio, all’Eur, per arrivare al Pertini e al San Giovanni.

Pronto Soccorso
Dieci milioni in arrivo per potenziare i Pronto Soccorso della Capitale

L’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, annuncia: “Sono stati approvati nell’odierna seduta di Giunta della Regione Lazio finanziamenti per un totale di 9 milioni e 845 mila euro, destinati all’ospedale Sant’Eugenio (Asl Roma 2), al San Giovanni Addolorata (Asl Roma 1) e Velletri (Asl Roma 6)”.

“Nello specifico 4 milioni e 532 mila euro sono destinati all’ampliamento del Pronto Soccorso dell’ospedale Pertini di Roma e 3 milioni per l’ampliamento della prima accoglienza dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma“, spiega D’Amato in una nota.

“Un milione e 505 mila euro finanzieranno la riqualificazione del reparto di endoscopia bronchiale e malattie dell’apparato respiratorio del San Giovanni Addolorata di Roma e 808 mila euro finanzieranno l’adeguamento del pronto soccorso e la realizzazione della camera calda dell’ospedale di Velletri”, prosegue l’assessore alla Sanità del Lazio.

“Si tratta di interventi molto importanti e che ci permetteranno di implementare, potenziare e adeguare le nostre strutture ospedaliere” commenta D’Amato.

 

redazione@canaledieci.it

Leggi anche: Roma, distribuiti ai medici di famiglia i vaccini antinfluenzali mancanti

Roma, distribuiti ai medici di famiglia i vaccini antinfluenzali mancanti