Il vaccino anti-covid sviluppato nei laboratori dell’Irbm di Pomezia, prodotto da AstraZeneca, ha un’efficacia del 90 per cento se somministrato nella giusta dose. Ovvero in due iniezioni a distanza di un mese l’una dall’altra, iniziando con metà quantità e terminando con la dose piena.
Rispetto ai vaccini sviluppati dai colossi Usa Pfizer e Moderna, l’europeo AstraZeneca ha il vantaggio di poter essere conservato normalmente, a una temperatura da frigorifero, tra i 2 e gli 8 gradi. “Ciò significa che il prodotto potrà essere distribuito facilmente e velocemente attraversi ambulatori medici e farmacie locali”, afferma la casa farmaceutica in una nota.
E, dettaglio non da poco, il farmaco anti covid-19 sviluppato dall’università di Oxford e dalla Irbm di Pomezia costa 2,80 euro a dose, un prezzo di gran lunga inferiore a quello dei due competitor statunitensi.
I dati relativi alla fase 3 della sperimentazione mostrano per il prodotto un’efficacia del 90%, con protezione e tollerabilità massima per le persone più anziane, se somministrato a una dose e mezza (mezza dose iniziale, una dose dopo un mese).
“Ce l’abbiamo fatta, il vaccino di Oxford-AstraZeneca ha dato protezione fino al 90%. E a un decimo del costo degli altri! Dopo un anno di sacrifici lontano da casa sono frastornato, ancora non so come mi sento. Tanta ammirazione per colleghi e senior scientists”, sottolinea l’immunologo Giacomo Gorini, dell’università di Oxford. Lo scienziato fa parte del team che lavora al vaccino prodotto da AstraZeneca.
I dati presentati, sottoposti a revisione indipendente, dimostrano che il prodotto induce “forti risposte immunitarie” sia cellulari che anticorpali “in tutti i gruppi di età, compresi gli anziani e ha un buon profilo di sicurezza”, afferma una nota diffusa da AstraZeneca.
“Questi risultati mostrano che abbiamo un vaccino efficace che salverà molte vite“, afferma Andrew Pollard, a capo della sperimentazione. La cosa “entusiasmante” è che “uno dei dosaggi testati può essere efficace intorno al 90% e se viene utilizzato questo regime, con la fornitura pianificata potrebbero essere vaccinate più persone“, conclude Pollard.
AstraZeneca ha già stipulato accordi internazionali per fornire 3 miliardi di dosi del vaccino. Ma la sperimentazione è ancora in corso, ed entro fine anno verranno coinvolti altri 60mila volontari in tutto il mondo.
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