Ostia, ex Simply. Il sindacato: “Chi subentrerà in quei locali assuma i vecchi lavoratori”

Il messaggio di commiato diffuso il 30 ottobre con la chiusura di Simply

Al posto di Simply, ormai chiusa dal 30 ottobre (leggi qui), arriverà un nuovo supermercato ma la proprietà non intenderebbe riassorbire i dipendenti rimasti senza lavoro. E’ quanto denuncia in una nota Alessandro Contucci, Segretario regionale Uiltucs di Roma e del Lazio, ricostruendo la trattativa che riguarda 40 ex dipendenti di Simply.

In particolare, si segnala che nella giornata di venerdì scorso, 20 novembre, durante l’incontro l’incontro territoriale con i vertici di Margherita distribuzione è arrivata la conferma di quanto i lavoratori temevano: riconsegna dei locali del Simply di via delle isole di Capoverde di Ostia alla proprietà immobiliare.

Dopo mesi di agonia anche per i lavoratori di Capoverde, dopo l’avvenuto passaggio dei punti vendita dei lavoratori di Casana e Gondole a Conad, sembrava potesse esserci una continuità occupazionale – commenta Contucci – Oggi, per scelte incomprensibili della proprietà, c’è la cassa integrazione e la sola possibilità all’orizzonte di aderire alla procedura di mobilità incentivata aperta da Margherita Distribuzione”.

Nella sostanza, viene riassunto che dei 40 lavoratori in organico, al momento tutti in cassa integrazione, già in 22 hanno preferito gettare la spugna e, sfumata la concreta possibilità di continuare a lavorare, accettare di farsi  licenziare con incentivo entro fine mese.

Come Organizzazioni Sindacali – insiste Contucci – abbiamo firmato a settembre il passaggio del ramo d’Azienda con la garanzia per tutti i lavoratori , ci sarebbe stata continuità occupazionale sotto l’insegna In Grande, eppure qualcuno si è opposto al momento della firma del passaggio dal notaio, compromettendo la riuscita dell’operazione. A questo punto i lavoratori e i cittadini lidensi hanno diritto di capire chi è il responsabile, ed in favore di chi la proprietà cederà l’immobile. Sul territorio di Ostia infatti girano già da qualche giorno voci insistenti sul marchio della distribuzione alimentare che gestirà i locali dopo l’uscita di scena definitiva di Margherita Distribuzione, gestione sicuramente legittima ma per la quale a pagare saranno solo i lavoratori storici del punto di vendita ex Sma”.

Per quanto ci riguarda – continua Contucci – chiederemo un incontro con le istituzioni, è inaccettabile che nei locali di via di isole di Capoverde si possa continuare ad esercitare una attività di distribuzione alimentare al dettaglio con nuovi lavoratori lasciando senza lavoro chi sino ad oggi è stato punto di riferimento per i clienti. A nostro avviso dietro le scelte fatte c’è il solo duplice interesse a far gestire e gestire una attività abbattendo i costi del lavoro, marginalizzando con nuove assunzioni a basso costo, e su questo vorremmo essere smentiti con fatti.
Riteniamo che chi subentrerà dovrà farsi carico del problema ed offrire una reale opportunità occupazionale ai lavoratori che ricordiamo fino a settembre ne avrebbero avuta una”.

Ostia, chiude Simply: cassa integrazione per 40 dipendenti

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