Covid-19: i cinesi tornano in patria per ricevere il primo vaccino

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Oltre un milione di persone in Cina ha già ricevuto il vaccino di emergenza anti-Covid. La conferma arriva dal gruppo Sinopharm, la casa farmaceutica cinese che sta producendo due delle quattro immunizzazioni attualmente in corso di sperimentazione. Questo spiegherebbe perchè sempre più cittadini cinesi stiano rientrando in patria in questi giorni.

L’esodo dei cinesi che tornano in patria per effettuare il vaccino anti-Covid

Non sembrerebbe quindi una leggenda metropolitana quella ripresa negli ultimi giorni da diverse trasmissioni televisive. Diverse città italiane si stanno letteralmente spopolando. Centinaia le saracinesche di negozi cinesi abbassate nelle ultime ore. Emblematico il caso della “Chinatown” toscana. Prato, da anni sede di diverse industrie cinesi, si sta svuotando pian piano. E se prima il caso aveva destato qualche perplessità, ora i nodi sembrano venire al pettine. E’ probabile, infatti, che molti dei cinesi residenti in Italia stiano tornando in patria per effettuare i vaccini contro il Coronavirus.

E ciò starebbe avvenendo nonostante la chiusura delle frontiere disposta dal Governo cinese i primi di novembre nei confronti di molti Paesi europei, tra cui anche l’Italia. Per coloro che hanno la nazionalità cinese, infatti, gli aeroporti sono aperti.

Secondo alcune testimonianze, addirittura, l’esodo sarebbe iniziato già quest’estate. Un’ipotesi che trova riscontro con il fatto che da diversi mesi la Cina ha consentito l’iniezione di vaccini non ancora approvati, per esigenze ritenute urgenti, come per i dipendenti e studenti che si recano all’estero, o anche i lavoratori particolarmente esposti, come i badanti.

“I nostri vaccini sono stati inoculati a un milione di persone e non abbiamo ricevuto alcun feedback relativo a reazioni avverse gravi” – ha affermato Liu Jingzhen, presidente di Sinopharm.

In questo contesto, secondo l’azienda, nessuna delle persone vaccinate ha contratto il Covid-19, nonostante abbia viaggiato in più di 150 Paesi.

Inoltre, poichè i pazienti sono pochissimi nel paese asiatico, dove il Covid-19 è stato ampiamente contenuto dalla primavera, questi test vengono effettuati all’estero. Gli studi clinici di fase 3 di Sinopharm, che comprende due vaccini che hanno raggiunto questa fase, si stanno quindi svolgendo in una decina di Paesi come Emirati Arabi Uniti, Argentina, Perù, Egitto e Giordania.

Il presidente della compagnia statale, Liu Jingzhen, ha assicurato che il suo gruppo è in prima linea nel mondo nello sviluppo del vaccino anti-Covid. Tuttavia, non ha ancora presentato alcun dato scientifico.

Intanto il presidente cinese Xi Jinping ha promesso che qualsiasi vaccino prodotto da un’azienda del suo paese diventerà un bene pubblico globale, che sarà messo a disposizione dei Paesi in via di sviluppo.

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