Amazon apre a Fiumicino, il sindacato: “Siano rispettate le norme contrattuali”

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Amazon sbarca a Fiumicino: la giunta guidata dal sindaco Esterino Montino ha dato via libera alla realizzazione del nuovo centro logistico della multinazionale di Jeff Bezos (leggi qui). Entro il 2022 prevista l’inaugurazione del nuovo stabilimento da 2mila dipendenti.

Forte però la preoccupazione della Cisl: secondo i sindacati, nelle sedi di Passo Corese e Colleferro “il colosso dell’e-commerce ha messo in atto comportamenti al limite della legalità nei confronti dei lavoratori”. Per questo, in vista della nuova apertura a Fiumicino, il sindacato guidato da Annamaria Furlan chiede la tutela dei diritti e il rispetto delle norme contrattuali.

“La Fit-Cisl ha aperto un contenzioso a Colleferro: da parte della multinazionale è stata riscontrata poca chiarezza nelle retribuzioni e nei trattamenti contrattuali. A Fiumicino si rischia di realizzare più una tratta di bianchi che non assunzioni vere e proprie“, spiega ai nostri microfoni Valerio Faccini, responsabile territoriale della Cisl.

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Amazon apre a Fiumicino, la Cisl: “Tutelare i lavoratori”

“L’apertura del centro Amazon a Fiumicino significa l’arrivo di assunzioni. E questo è un bene. Noi vorremo anche, però, che ci fosse il massimo della trasparenza e della regolarità contrattuale“, sottolinea Faccini.

“Adesso la categoria si sta attivando”, spiega il segretario della Cisl Litorale. “Come Fit-Cisl, insieme alla Filt-Cgil e Uil, intendiamo aprire un confronto con l’assessorato competente del comune di Fiumicino. Vogliamo chiedere al Comune di fare il possibile per indurre Amazon ad avere la massima trasparenza nel trattamento dei lavoratori”.

“Noi chiediamo che la Giunta Montino si faccia dare dalla multinazionale di Bezos tutte le garanzie possibili per la salvaguardia delle norme contrattuali. Ed è importante che questo avvenga prima della costruzione del nuovo centro”, dichiara Faccini.

“L’atteggiamento della multinazionale con i lavoratori al momento è la questione centrale per la Cisl. E’ fondamentale arrivare a una soluzione positiva che garantisca le tutele per i dipendenti. Con Filt-Cgil e Uil chiederemo anche un incontro formale con Amazon, per capire quali sono le intenzioni”, prosegue.

“L’imprenditore non fa opere di bene: agisce per profitto e interesse. Se crea occupazione è un vantaggio per la collettività, ma questo deve avvenire con regole chiare. Le zone d’ombra sul rispetto dei contratti e dei diritti dei lavoratori vanno rimosse a priori, e non dopo l’apertura dell’impianto”, sottolinea il responsabile della Cisl Litorale.

La situazione dei lavoratori nei centri Amazon aperti nel Lazio

“Ci risulta che a seguito dell’emergenza Covid, l’e-commerce e le piattaforme come Amazon abbiano subìto grandi impennate nella domanda, fino ad arrivare ad aumenti di fatturato del 300 per cento”, dichiara in una nota il segretario generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci.

“Purtroppo, a fronte di miliardi di euro di guadagno non constatiamo lo stesso miglioramento delle condizioni normative e salariali dei dipendenti”, spiega il responsabile della Fit-Cisl.

Presso lo stabilimento di Passo Corese c’è tensione, perché a fronte di rischi più alti di contagio e di condizioni più stressanti, nulla è riconosciuto ai lavoratori”, spiega Masucci, aggiungendo che “dietro ogni algoritmo, che spesso stabilisce ritmi frenetici, ci sono persone, decisioni, precise politiche”.

 

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