Purtroppo altri due daini sono morti su via della Veneziana a Fregene. Questa mattina, intorno alle 6, una madre e il suo cucciolo sono stati investiti da un furgone. Sul posto è intervenuta la Polizia Locale per i rilievi.
I daini erano nel campo che si trova tra la via e l’Oasi di Macchiagrande. Venivano dal campo di carote sul lato della lecceta, hanno saltato la rete e hanno attraversato verso quello a fianco all’oasi. L’ultimo incidente in cui hanno perso la vita altri due daini è avvenuto il 13 ottobre, sempre sulla stessa strada.
Daini investiti, il Direttore dell’Oasi WWF del Litorale Romano: “Ci appelliamo alle istituzioni”
“Rinnoviamo come sempre tutta la nostra collaborazione e disponibilità per contribuire con le istituzioni competenti, ma a loro ci appelliamo, in primis all’Ente di Gestione della Riserva Naturale, affinché si possa realizzare un piano di gestione concertato che tenga in considerazione la tutela della fauna, ma anche dei cittadini, e che descriva le linee guida per attuare misure di conservazioni concrete”, ha affermato il direttore dell’Oasi Wwf del Litorale Romano Francesco Marcone che prosegue – noi siamo disponibilissimi ad un confronto. Gli organi preposti devono fare qualcosa, ricordo che gli animali selvatici sono di proprietà dello Stato”.
Daini investiti, lo zoologo Di Giuseppe: “Subito i dissuasori di velocità”
Purtroppo non è la prima volta che succede. Riccardo Di Giuseppe naturalista e zoologo torna a lanciare l’allarme. “Quel tratto è pericoloso – denuncia – cosa si aspetta per risolvere il problema?”.
Sulla questione Di Giuseppe insieme al collega Mauro Grano ha pubblicato uno studio (leggi qui) in cui viene riportato l’incremento del numero gli incidenti con le automobili a testimonianza del continuo passaggio di daini tra i due settori che, peraltro, si verifica sempre in due punti della carreggiata.
In particolare, nell’ultimo periodo i daini si muovono e vanno ad occupare la Lecceta di Fregene. “Il daino è un animale che è stato introdotto – spiega Di Giuseppe – e la popolazione andrebbe contenuta portando gli animali in altre aree, nelle riserve faunistiche. Su quella strada, gli automobilisti corrono. Ma non sempre la colpa è la loro. Il daino può attraversare all’improvviso e l’impatto di molti incidenti è laterale-frontale. Le soluzioni? La migliore sarebbe creare un sentiero naturale, un percorso tale da consentire ai daini un passaggio in totale sicurezza. Altre misure preventive potrebbero essere i dissuasori di velocità e una sistemazione delle recinzioni”.
“Ancora una volta a rimetterci è stato l’animale — ha concluso Di Giuseppe – se al posto del veicolo ci fosse stato uno scooter poteva morire anche un essere umano. È arrivato il momento di intervenire, per la sicurezza di tutti”.
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