Sole e assembramenti a Ostia: la Sindaca potrebbe chiudere il lungomare?

zona gialla Litorale
(Foto Emanuele Valeri)

Sfruttando le belle giornate,  molti romani si stanno riversando sul litorale, affollando strade, piazze e spiagge creando inevitabili assembramenti. La chiusura dei centri commerciali ha moltiplicato questa voglia di stare all’aperto.

Le restrizioni imposte dal Dpcm del 3 novembre hanno il potere di limitare le attività di bar, ristoranti e centri commerciali, ma non possono fermare le belle giornate. Anche oggi il litorale si è svegliato con un bellissimo cielo limpido e una temperatura intorno ai 20 gradi. Ideale per delle passeggiate. Infatti, decine di migliaia di persone sono scese in strada e hanno cominciato ad affollare i punti più mondani di Ostia: lungomare, pontile, Curvone, Piazza Anco Marzio, Via dei Misenati e soprattutto spiagge.

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Residenti passeggiano lungo la spiaggia di Levante (Foto Emanuele Valeri)

Era accaduto anche ieri (leggi qui), quando oltretutto ci sono stati problemi per la circolazione sul lungomare di Levante a causa del restringimento della carreggiata nella quale è stata ricavata la pista ciclabile.

Una lunghissima fila di persone si era registrata anche in piazza Anco Marzio per degustare i krapfen del bar pasticceria Paglia.

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Coda lunghissima ieri davanti al bar Paglia (Foto Simone Dilaghi)

Va ricordato che già il 16 marzo di quest’anno, prima del lockdown, a Ostia venne transennato per ordine del X Municipoio il Pontile: con quella barriera si volle impedire l’accesso e, quindi, il rischio di assembramenti. Il 10 marzo iniziò la chiusura delle attività ma le persone potevano circolare per fare attività sportiva, per portare a spasso il cane o per ragioni di lavoro e salute.

Assembramenti a Ostia: comprensibile la voglia di uscire, ma…

Sfoghi piacevoli dopo una lunga e, magari stressante, settimana di lavoro. Purtroppo, però, il periodo che stiamo vivendo spinge anche a ragionamenti diversi. Tanta gente nelle vie e nelle piazze significa “assembramenti”, ovvero la forma di sostentamento più utile al diffondersi del Covid-19. Per questo motivo, proprio ieri, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha inviato ai prefetti una lettera in cui si indicava: “In caso di folla chiudere strade e piazze anche di giorno. La possibilità di disporre la chiusura di strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, viene espressamente estesa all’intero arco della giornata o comunque a specifiche fasce orarie non predeterminate”.

Il timore che i cittadini, non potendo andare a fare shopping nei centri commerciali chiusi, si riversino nei luoghi di attrazione urbani, è diventato realtà sul litorale.

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Assembramenti sul Pontile (Foto Emanuele Valeri)

“Qualunque sia l’area territoriale di riferimento – affermava, a tal proposito, la circolare del ministero dell’Interno inviata ai prefetti – l’attuale andamento epidemiologico sollecita i cittadini a osservare comportamenti responsabili, ispirati al principio di massima cautela, come, peraltro, si rinviene nella forte raccomandazione di limitare gli spostamenti personali nell’area gialla anche nelle fasce orarie della giornata non soggette a restrizioni della mobilità”.

Alla luce delle parole del ministro e di quanto sta accadendo ad Ostia da 24 ore a questa parte, ci chiediamo se sia il caso che la Sindaca di Roma, d’intesa con il Prefetto, firmi un’ordinanza per chiudere le strade e le vie maggiormente trafficate, per non peggiorare un’accelerazione nella curva dei contagi già piuttosto alta e preoccupante in tutti i municipi della Capitale. Ne va della salute di tutti e della tenuta del sistema sanitario cittadino.

redazione@canaledieci.it

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