Il nuovo Dpcm è legge: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato (leggi qui tutte le disposizioni). Alle 13 e 30 di oggi la conferenza stampa straordinaria del premier. Nella notte lunga trattativa tra il governo e le Regioni sulle misure restrittive: come chiesto dai governatori ristoranti e bar resteranno aperti anche nel fine settimana, ma solo fino alle 18. Dal testo finale del provvedimento è stato cancellato l’invito a non spostarsi dal proprio comune. Confermata invece la didattica a distanza al 75 per cento per le scuole superiori.
Il premier Conte, dopo un lungo braccio di ferro con le Regioni e con il presidente della Conferenza dei governatori Stefano Bonaccini, ha firmato. Il Decreto con le nuove misure per frenare l’ondata di covid-19 è operativo: le disposizioni entrano in vigore da domani, lunedì 26 ottobre.
Nel provvedimento del presidente del Consiglio, dunque, si stabilisce lo stop per bar e ristoranti alle 18, ma non la chiusura totale nel fine settimana. Confermato anche il blocco per palestre, centri sportivi, cinema e teatri. Numero chiuso per i negozi: torna il contingentamento del numero dei clienti.
Per la scuola superiore le Regioni nella notte appena trascorsa avevano chiesto al governo di passare a una didattica a distanza al 100 per cento. La richiesta formale è stata messa per iscritto nella lettera inviata stanotte dal presidente della Conferenza dei governatori Bonaccini al premier. Nel Dpcm appena firmato, però, la Dad per le superiori resta fissata al 75 per cento.
Nel testo del nuovo Dpcm appena firmato previsto lo stop per cinema e teatri. “Un dolore la chiusura di teatri e cinema. Ma oggi la priorità assoluta è tutelare la vita e la salute di tutti, con ogni misura possibile. Lavoreremo perché la chiusura sia più breve possibile e come e più dei mesi passati sosterremo le imprese e i lavoratori della cultura”, afferma il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini poco dopo la firma del nuovo Dpcm.
“Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”, si legge nel testo del Decreto siglato nella notte dal premier Conte dal ministro della Salute Roberto Speranza.
“Consentita anche, senza limiti di orario, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti ivi alloggiati”, specifica il Dpcm.
Per i negozi previsto l’obbligo di contingentare l’ingresso dei clienti. “È fatto obbligo nei locali pubblici e aperti al pubblico, nonché in tutti gli esercizi commerciali di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti”, è scritto nel testo del Decreto firmato dal premier.
Permessa la deroga all’obbligo di distanziamento interpersonale di un metro per persone non auto-sufficienti. “Le persone con disabilità motorie o con disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettiva o sensoriale o problematiche psichiatriche e comportamentali o non autosufficienti con necessità di supporto, possono ridurre il distanziamento sociale con i propri accompagnatori o operatori di assistenza, operanti a qualsiasi titolo, al di sotto della distanza prevista”, è scritto nel nuovo Dpcm con le misure anti Covid.
L’invito a non spostarsi dal proprio comune, inserito nella bozza del Decreto, è stato modificato in una generica raccomandazione a non utilizzare i mezzi pubblici o privati, se non per motivi di urgenza o di lavoro. “E’ fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi – è scritto nel testo del provvedimento appena varato – con mezzi di trasporto pubblici o privati“. Salvo, specifica il Dpcm, che per “esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività e usufruire di servizi non sospesi”.
Salta lo stop ai concorsi pubblici e privati previsto nella bozza, cancellato dal testo del Dpcm l’articolo che stabiliva la “sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione alla professione, ad esclusione di quelle per il personale sanitario e della protezione civile”.
Nessuna chiusura per i centri commerciali il sabato e la domenica: resteranno aperti, ma con il contingentamento degli ingressi.
“Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò”, stabilisce il testo del nuovo Decreto firmato nella notte dal premier Conte.
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