L’ospedale Bambin Gesù di Palidoro si conferma un polo sanitario all’avanguardia. E’ infatti in corso in questi giorni la sperimentazione per il trasporto di campioni biologici via aerea tramite l’ausilio di droni.
Le new technology al servizio della medicina. Quando questo binomio si intreccia, spesso e volentieri, i risultati sono davvero sorprendenti. Sempre più centri in Italia stanno ricorrendo all’ausilio delle nuove tecnologie e della robotica per facilitare i processi, snellire le procedure e alzare l’asticella sulla qualità e precisione di interventi e attività ospedaliere. Dalle analisi, alle operazioni, fino al trasporto di medicinali, nelle strutture pubbliche e private italiane è in continuo aumento l’utilizzo di software, macchinari di ultima generazione e robot.
La Regione Lazio in questo campo ha compiuto passi da gigante. Diverse le eccellenze sul territorio che, almeno in questo ambito, contribuiscono a far dimenticare tutte le altre realtà sanitarie regionali che sono ancora decisamente indietro nell’erogazione dei servizi, per mancanza di fondi e personale.
E’ il caso, ad esempio, del Bambin Gesù di Palidoro, uno degli ospedali più attivi in questa emergenza sanitaria, che recentemente ha avviato una sperimentazione sul trasporto di materiale biologico tramite l’utilizzo di droni.
La struttura sta trasferendo campioni biologici via aerea con i droni da Palidoro all’ospedale di Santa Marinella. Un test che in caso di esito positivo, rappresenterebbe un grande passo in avanti per quanto riguarda questa tipologia di processi.
“A questo proposito – spiega il vicesindaco di Fiumicino, Ezio Di Genesio Pagliuca – è stata firmata un’ordinanza che regolamentasse le attività di volo sul tratto di spiaggia demaniale di competenza del Comune antistante l’ospedale pediatrico di Palidoro.
L’ordinanza ha previsto sull’arenile interessato l’interdizione al transito, allo stanziamento e alle attività di balneazione tra le 10.00 e le 13.00 e tra le 14.00 e le 17.00. Tutte le operazioni sono state coordinate e autorizzate dalle autorità competenti.
Siamo felici di aver dato il nostro contributo per questa sperimentazione e ci auguriamo che la stessa riesca – conclude il vicesindaco – perché in questo modo si ridurrebbero di molto i tempi di trasporto dei campioni biologici per le ricerche e il traffico di mezzi tra le due sedi del Bambin Gesù, con grande vantaggio per medici e pazienti dei due ospedali”.
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