Gli alberghi utilizzati per dimettere i paziente clinicamente guariti dal virus, ma che devono completare il periodo di negativizzazione. E’ quanto ha comunicato l’Unità di Crisi Covid della Regione Lazio, che ha annunciato l’arrivo imminente di oltre 500 posti letto nelle strutture ricettive assistite.
“Le strutture alberghiere assistite servono per dimettere pazienti clinicamente guariti che devono completare il periodo di negativizzazione“.
L’Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio è stata chiara:
“Gli alberghi assistiti sono un setting che il servizio sanitario regionale ha utilizzato sin dall’inizio. Il primo modello è stato il Marriott per il Covid del policlinico Gemelli, per non sovraccaricare gli ospedali e per chi non aveva modo di fare la quarantena al proprio domicilio. Nel Lazio saranno disponibili a breve oltre 500 posti di tale setting come da aggiornamento della rete Covid
Un annuncio molto importante quello dell’Unità di Crisi della Regione che sottolinea ancora una volta, quanto sia fondamentale l’isolamento fiduciario in una struttura controllata. Il rischio dell’isolamento domiciliare, infatti, rimane molto alto e le strutture alberghiere assistite servono proprio a questo: evitano che a casa possano crearsi cluster familiari o, peggio ancora, che non venga rispettata la quarantena.
Nello specifico ricordiamo che l’isolamento domiciliare fiduciario si estende per un periodo di 14 giorni, che vanno dall’ultima (potenziale) esposizione al Coronavirus, in concomitanza con la data di rientro al domicilio, fino alla fine del quattordicesimo giorno successivo a tale esposizione.
Le raccomandazioni per i soggetti in isolamento domiciliare fiduciario sono:
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