Ogni 30 bottiglie di plastica riciclate si ottiene un biglietto dell’Atac per viaggiare su bus e metro. Prosegue la campagna +Ricicli+Viaggi del Comune di Roma, attraverso l’installazione delle macchinette mangia plastica nelle stazioni della Metro.
L’iniziativa finora ha permesso di recuperare oltre 3milioni e 200mila bottiglie in pet, grazie alle quali gli utenti hanno avuto diritto a crediti “virtuali” per acquistare, attraverso l’app MyCicero, i ticket per i mezzi pubblici.
Da lunedì verranno riportate in servizio le macchinette delle fermate di Piramide, sulla Metro B, e di San Giovanni (Metro C). L’operazione fa seguito alla riattivazione di altre quattro stazioni: Cipro e Anagnina, sulla linea A e Laurentina e Basilica di San Paolo, sulla “B”.
“Quelle che vedete nelle immagini sono le macchinette mangia plastica Gaià di Atac, in funzione anche nelle stazioni di Termini, sulla linea B, e Malatesta, linea C. – scrive la sindaca Virginia Raggi commentando un video su Facebook – Anche in queste due stazioni potrete tornare a riciclare le bottiglie in pet ricevendo in cambio bonus per l’acquisto di biglietti per il trasporto pubblico.
“Riavremo così otto macchinette a disposizione degli utenti, ciascuna con una capienza di 1.800 bottiglie. Ricordate di rispettare le regole sul distanziamento e il limite per i conferimenti di 30 bottiglie al giorno. È importante – conclude la Raggi – perchè tutti abbiano la possibilità di aderire a questa bella iniziativa che abbiamo rilanciato insieme ad Atac e Coripet e che continua ad avere un grande successo nella nostra città”.
Solo qualche mese fa, in concomitanza con l’installazione delle prime macchinette, una pioggia di polemiche aveva investito Atac e la sindaca Raggi. Già il primo giorno, infatti, le macchinette mangia plastica erano andate in tilt nelle stazioni di Cipro e San Giovanni.
“Sicuramente un avvio sfortunato” – sostenevano ironicamente i detrattori dell’iniziativa. Certo è che l’intoppo poteva essere previsto. Viste le poche postazioni iniziali, si poteva immaginare un afflusso ingente e un conseguente intasamento delle macchinette. Inoltre il meccanismo non sembra dei più intuitivi: ogni bottiglia, infatti, deve avere caratteristiche ben precise, ovvero deve avere il tappo, l’etichetta e altre conformazioni. Insomma, una selezione particolarmente selettiva.
I chiacchiericci si erano spostati anche sui social. Atac su Twitter aveva risposto alle lamentele con un messaggio che invece che placare gli animi, aveva acceso ancora di più le polemiche: “le macchinette si riempiono in fretta, a Cipro le abbiamo dovute svuotare cinque volte in un giorno”. Come se questo risolvesse ogni problema.
Non rimane che augurarsi, visto l’aumento delle postazioni e della capienza (non più 400 bottiglie in pet, ma 1800), oltre al limite massimo giornaliero di 30 unità a persona e l’esperienza maturata in questi mesi di test, che i disservizi vengano superati così come i disagi per i cittadini virtuosi.
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