Prosegue la “telenovela” relativa al Borgo di Pratica di Mare. Notizia dell’ultima ora è la terza condanna per la Nova Lavinium. Il Tar del Lazio, infatti, ha confermato la rimozione del secondo cancello posizionato dall’associazione.
Decisiva l’ordinanza cautelare num. 6211 pubblicata oggi, con cui il Tar del Lazio ha respinto l’istanza di sospensione cautelare formulata dalla Nova Lavinium. In poche parole anche il secondo cancello posizionato dalla società riconducibile alla famiglia Borghese, deve essere rimosso.
Si tratta della terza pronuncia cautelare sfavorevole in pochi mesi alla Nova Lavinium, che giunge dopo
l’ordinanza n. 701 del 05 febbraio scorso, con la quale i giudici amministrativi hanno confermato l’efficacia della nota del catasto grazie a cui l’ufficio dell’agenzia delle entrate ha riconosciuto la natura pubblica delle strade del borgo, e l’ordinanza n. 4874 del 20 luglio scorso, che ha confermato l’ordine di rimozione del cancello di cantiere posto a chiusura del varco di ingresso al borgo.
Esultano quindi le associazioni Latium Vetus e La Lente.
“Si tratta in ultima analisi di un importante passaggio, – affermano le associazioni – rientrante in una battaglia più lunga, verso la definitiva riapertura delle strade di Pratica di Mare; un passaggio che conferma ancora una volta la bontà del nostro operato ad esclusiva tutela dell’interesse pubblico.
Auspichiamo quindi che non procrastini ulteriormente alla doverosa rimozione dell’attuale cancello e che il Comune di Pomezia, proceda nei tempi più celeri possibili ai fini dell’esecuzione delle proprie ordinanze”.
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