Sciopero dei trasporti, manuale di sopravvivenza

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Sciopero confermato per i mezzi Atac: domani si prepara una giornata di disagi per i pendolari e gli utenti del trasporto pubblico della Capitale. L’astensione dal lavoro, indetta dal sindacato Usb, è prevista per l’intera giornata del 25 settembre, ma restano le fasce di garanzia.

Sciopero Atac a Roma, il sindacato: “La capienza all’80 per cento porterà un’impennata di contagi”

Lo sciopero riguarda l’intera rete Atac: bus, filobus, tram, metropolitane e ferrovie Roma-Viterbo, Termini-Centocelle e Roma-Lido.

sciopero

La mobilitazione dell’Usb è stata lanciata per protestare contro la decisione del governo, che ha alzato la soglia di capienza dei passeggeri sui mezzi pubblici all’80 per cento.

“Metropolitane e bus si riempiono, e i passeggeri si ritrovano alla distanza di 10 centimetri l’uno dall’altro. Così il trasporto pubblico rischia di diventare un veicolo di diffusione del coronavirus, portandoci a un’impennata di contagi”, spiega ai nostri microfoni Michele Frullo, dell’Usb trasporti Roma e Lazio.

Gli orari dello sciopero e le linee interessate

La fascia di garanzia è prevista da inizio servizio diurno fino alle 10, e dalle 17 alle 20. Niente bus, tram e metro, invece, dalla mezzanotte di stasera a inizio servizio diurno; dalle 10 alle 17 e dalle 20 fino alla mezzanotte del 25 settembre.

“Tra il 25 e il 26 settembre non sarà garantito il servizio delle linee metro e delle linee autobus, in particolare i bus 38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980“, fa sapere l’azienda di trasporti capitolina in una nota.

Le motivazioni dello sciopero

“Il governo e le regioni non fanno nulla per far rispettare le distanze di sicurezza nei luoghi di lavoro, come la scuola. E men che mai sui mezzi pubblici, dove i passeggeri ogni mattina si ritrovano costretti ad accalcarsi”, dichiara ancora ai nostri microfoni il rappresentante Usb.

“Si tratta di una situazione molto preoccupante, per i lavoratori a bordo dei mezzi ma anche per gli utenti. Sono già ampiamente circolati in rete i video che mostrano persone aggrappate agli autobus della Capitale traboccanti di passeggeri“, continua Frullo.

“Abbiamo chiesto un incontro in Regione per proporre alcune soluzioni, ma non siamo stati ricevuti“, afferma il sindacalista.

“Per abbassare l’affluenza sui mezzi servono più finanziamenti che garantiscano un maggior numero di autobus in circolazione. Ad esempio si potrebbero dare sovvenzioni alle aziende, affinché usino mezzi privati per il trasporto dei propri dipendenti. E per il trasporto scolastico potrebbero essere messi in funzione i bus turistici. Ma mancano gli investimenti pubblici, e questo lo riteniamo inaccettabile perché ne va della sicurezza delle persone”, conclude il rappresentante dell’Usb.

 

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