Acilia: due stranieri di 46 e 54 anni sono stati arrestati dalla Polizia di Stato con l’accusa di aver messo in atto furti seriali ai danni di automobilisti, colpendo in particolare le donne di una certa età. Per distrarre gli ignari guidatori, secondo gli inquirenti, i due ladri chiedevano indicazioni stradali o segnalavano chiavi cadute a terra, e poi mettevano a segno il colpo.
Gli investigatori hanno acclarato l’esistenza di almeno 12 vittime dei furti, prevalentemente donne e di età avanzata. A cadere sotto la lente di ingrandimento dei poliziotti, nel corso delle indagini, tre persone tutte legate presumibilmente ad un gruppo criminale di etnia sudamericana.
In particolare nel corso di una prima attività investigativa R.C..F., un 54enne cubano, e H.O.A.C., un 46enne peruviano, sono stati arrestati in flagranza di reato per un furto commesso in zona Acilia, e anche per resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e falso materiale, reati per i quali successivamente sono stati condannati dal Tribunale di Roma.
In questa occasione i malviventi, oltre ad aver ingaggiato una colluttazione con uno dei poliziotti, cagionandogli lesioni giudicate guaribili in 20 giorni, hanno anche tentato di investirne un altro.
Le denunce di furti ai danni di automobiliste, tuttavia, sono tornate ad aumentare nei mesi di luglio e agosto, periodo in cui era scaduta la pena a carico dei due.
I poliziotti, che avevano già curato la precedente attività investigativa, hanno raccolto gli elementi investigativi a disposizione, quali i riconoscimenti fotografici e le dichiarazioni delle vittime ed hanno ricostruito dettagliatamente l’intera nuova vicenda.
Coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, a cui gli agenti hanno chiesto un provvedimento restrittivo, il 17 settembre scorso i poliziotti sono riusciti ad arrestare di nuovo R.C.F., di nazionalità cubana, e H.O.A.C. 46enne, di nazionalità peruviana.
Il primo perché, in concorso con un’altra persona, secondo gli investigatori si è impossessato della borsa di una signora alla guida della sua autovettura, con l’aggravante di averla distratta con l’escamotage delle chiavi. Il secondo invece per essersi reso responsabile di analogo reato ai danni di più persone.
Al termine dell’esecuzione delle due ordinanze, i due sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria e portati nel carcere di Regina Coeli.
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