La Procura di Milano due giorni fa ha emesso il mandato di arresto per i tre commercialisti legati al partito di Matteo Salvini, tra cui il revisore contabile alla Camera per la Lega, accusati di aver ottenuto soldi pubblici attraverso la vendita gonfiata di un immobile alla Regione Lombardia. I pm, seguendo il flusso di denaro, oggi hanno scoperto parte degli 800mila euro incassati – grazie alla presunta operazione immobiliare illecita – su un conto presso un istituto finanziario di Panama, con sede in Svizzera.
Gli inquirenti avevano avviato già da giorni una rogatoria in Svizzera, seguendo il principio “Follow the money”. Ovvero: rintracciare i flussi di denaro, per scoprire la destinazione finale dei guadagni (quasi 300mila euro) che – secondo la Procura – sarebbero stati ottenuti dagli arrestati, grazie alla presunta operazione immobiliare illecita.
Secondo una relazione della Guardia di Finanza – agli atti dell’inchiesta guidata dalla Procura milanese – a fine maggio scorso si sarebbe tenuta a Roma una cena tra Andrea Manzoni, il revisore contabile alla Camera per la Lega arrestato due giorni fa, e alcuni elementi di spicco del Carroccio.
Cena che però, precisa oggi la Procura, non è stata mai registrata attraverso microfoni spia o trojan informatici, utilizzati invece per intercettare gli arrestati in altri filoni dell’inchiesta.
Le indagini dei pm di Milano seguono da tempo anche la pista dei ‘fondi illeciti,’ e si intrecciano con quelle della Procura di Genova sul riciclaggio dei famosi 49 milioni di euro della Lega, di cui negli anni sono state perse le tracce.
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