Mancano i braccianti, agricoltura a rischio. L’allarme della Cia

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Nei campi ci sono pochi braccianti. L’agricoltura è a rischio anche a Cerveteri e Ladispoli”. A lanciare l’allarme è il presidente della Confederazione Italiana Agricoltori di Roma, Riccardo Milozzi.

Agricoltura in crisi per mancanza di braccianti: l’allarme della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia)

Il presidente della Confederazione Italiana Agricoltori di Roma lancia l’allarme: “Nei campi ci sono pochi braccianti. L’agricoltura è a rischio anche a Cerveteri e Ladispoli”, spiega Milozzi. A causa del coronavirus, infatti, molti lavoratori sono rimasti nei propri paesi di origine.

 

“Da cinque mesi siamo orfani di personale – spiega Milozzi – in tutta la regione abbiamo registrato un calo del 50 per cento e per reperire nuovi contadini, dei quali la maggior parte sono stranieri, occorre attendere anche 15 giorni per una burocrazia rallentata dalla pandemia”.

Ma a preoccupare è soprattutto ciò che potrà accadere in futuro. Al momento, infatti, per la vendemmia molti imprenditori agricoli hanno chiesto aiuto a parenti ed amici.

“Le condizioni imposte sono sempre più pressanti –  aggiunge il presidente della Cia  – visto che su ogni filare nel vigneto sono richiesti meno lavoratori, costretti ad indossare guanti e mascherine e ad adagiare l’uva nei contenitori in plastica”.

“Alle aziende, inoltre, per ogni dipendente vengono chiesti corsi onerosi sulla sicurezza e con il passare del tempo si va verso la meccanizzazione della raccolta con il conseguente calo di richiesta di uomini e donne” –  conclude Milozzi.

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