Padre e figlio raggirati da due persone che gli hanno tolto anche la casa popolare. Da Acilia arriva una storia di fragilità sociale dai risvolti drammatici.
Acilia: vittime di raggiro estorsione e truffa. Perdono anche la casa popolare
È una storia triste e complessa quella di Paolo e Mario, due cittadini di Acilia ai quali abbiamo volutamente dato due nomi di fantasia. Padre e figlio sono stati vittime di raggiro, estorsione e truffa da parte di un uomo e una donna, che solo dopo anni sono stati scoperti e poi denunciati dai carabinieri. (Leggi qui) Il processo è ancora in corso e non possiamo fornire dettagli e particolari, ma la vicenda nel quartiere è molto conosciuta.
Riassumendo, i due, assegnatari di una casa popolare, erano stati avvicinati dalla truffatrice che si era resa disponibile per gestire le loro faccende domestiche. Tutto bene, fino a che la donna non ha fatto credere di essere incinta del più giovane dei raggirati. A quel punto è iniziata l’odissea: richieste di denaro che sono arrivate fino a 500 euro mensili, oltre all’intero importo di un’eredità del valore di 30mila euro. Dulcis in fundo, la manipolatrice ha convinto i due ad abbandonare l’immobile del Comune di Roma, cedendolo ad un uomo intenzionato ad acquisirlo. Da quel momento i due sono stati costretti a mendicare e a vivere all’interno di una roulotte o in rifugi di fortuna. La storia sembrava aver avuto il suo lieto fine al momento dell’intervento delle forze dell’ordine, ma la nuova compagna di Mario ci ha contattato per farci sapere che non sono affatto tornati in possesso della propria casa e vivono ancora per strada.
Attualmente Paolo, anziano e gravato dal peso di anni di battaglie, ha accusato un malore e si trova in ospedale, mentre Mario vive ancora in una roulotte ad Acilia con la compagna. Nell’attesa che si risolvano le questioni giudiziarie, i tre chiedono un aiuto.
Nel servizio di Francesco Ferraro le interviste.
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