Ardea e Pomezia continuano a bruciare. Anche quello appena trascorso è stato un fine settimana di lavoro intenso per i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile. Sabato un vasto incendio è esploso in via del Mare, all’ingresso di Torvaianica (leggi qui). La strada è stata chiusa al traffico per ore. Fiamme anche in viale Marino a Tor San Lorenzo: il fuoco è arrivato a minacciare le case e un campeggio della zona.
Incendi ad Ardea e Pomezia, cittadini preoccupati. Montesi (FdI): “Tutto il quadrante sta subendo forti traumi ambientali”
“Tutto il quadrante pontino che comprende Aprilia, Pomezia e Ardea, sta subendo forti traumi ambientali a causa dei ripetuti incendi, dolosi e accidentali che, comunque, mettono in serio pericolo la salute delle persone”, sottolinea in una nota Maurice Montesi, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia.
“L’ultimo disastro ambientale che il territorio pontino ha dovuto subire”, continua Montesi, “è quello dato dall’incendio divampato lo scorso 9 agosto nello stabilimento Loas Italia srl di Aprilia, azienda di gestione dei rifiuti. Incendio, probabilmente, come riportato da alcuni giornali, di natura dolosa (sarà la magistratura a fare luce su ciò)”.
“So che il prossimo 2 settembre i sindaci di Pomezia e Ardea saranno ricevuti dal Prefetto proprio per essere ascoltati in merito alla penalizzante situazione, sotto il profilo ambientale e sanitario, dovuta agli incendi che giornalmente si manifestano nei territori indicati”, afferma il consigliere.
“Proprio ieri sera, un altro rogo ha coinvolto i terreni di viale Marino a Tor San Lorenzo (frazione balneare di Ardea) mettendo in serio pericolo i cittadini residenti nella zona interessata dalle fiamme, i villeggianti del Campeggio/Villaggio “Nice Garden” e gli ospiti di una casa per anziani”.
“Ora, attendiamo di conoscere gli esiti dell’incontro del Sindaco di Ardea Mario Savarese che, congiuntamente al Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà, avrà un colloquio con il Prefetto. Contestualmente, credo sia necessario anche un confronto politico per trovare una soluzione al degenerante fenomeno degli incendi che guarda caso, coinvolgono sempre rifiuti altamente tossici e per cui è difficile considerarli accidentali”, conclude Montesi.
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