Le palestre scolastiche di Fiumicino non potranno essere affidate a soggetti terzi. La decisione del comune fa infuriare le associazioni sportive locali.
«Il dispositivo – ha spiegato il primo cittadino – vieta di affidare gli impianti sportivi a soggetti terzi fanno accedere utenti estranei al plesso. Il divieto vale sia per le assegnazioni fatte tramite bando comunale che per quelle effettuate direttamente dagli istituti e varrà per tutta la durata dell’emergenza sanitaria.»
«Chiudere tutto significa non volere affrontare il problema ma lavarsene le mani e scaricare ogni disagio sulla cittadinanza.» hanno dichiarato i consiglieri di centrodestra.
Sconcerto anche da parte delle associazioni sportive del territorio che da anni fanno uso degli spazi in orario extra-scolastico. «Non potremo svolgere le attività – dichiarano – e saremo costretti a chiudere i battenti.»
Pronta la risposta del Sindaco: “innanzitutto bisogna precisare che le palestre non sono chiuse – ha replicato il sindaco – rimangono aperte anche oltre l’orario scolastico, per attività extra curricolari a cui partecipano le ragazze e i ragazzi iscritti a quella scuola e che praticano sport con questa o quella associazione sportiva che opera all’interno della palestra stessa, come da decreto. Capisco che è una limitazione che non c’è mai stata nel nostro comune ma ricordo che dal 2013, sotto questa amministrazione, hanno potuto fiorire e crescere decine di Asd le cui attività sono state agevolate in tutti i modi. Non è, dunque, una scelta politica o ideologica né una volontà di penalizzare chi fa sport e chi lo promuove. Ed eviterei discorsi evidentemente di parte e personalistici, come vedo in queste ore.»
«Visto che il 14 ricomincia l’attività scolastica, in una situazione che richiede enormi sforzi e comporta moltissime difficoltà proprio a tutela dei ragazzi e del personale scolastico – conclude Montino – il divieto di liberalizzare l’uso delle palestre, che il giorno dopo verrebbero utilizzate dal personale delle scuole e dagli studenti, è un atto di grande responsabilità e coraggio. Capisco le rinunce, ma anche se alcuni sembrano averlo dimenticato e sottovalutano i rischi, ricordo che c’è una pandemia in corso e ognuno deve fare la propria parte. Non è una scelta definitiva, ovviamente, ma legata alla situazione di emergenza che ancora viviamo.»
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