Tra i disastri provocati dal coronavirus, c’è una piccola nota positiva: in Italia i crimini sono calati di quasi il 20 per cento, rispetto all’anno precedente. Il lockdown, insomma, ha fermato anche i delitti e la mano dei criminali: il calo ha riguardato tutte le tipologie di reato, dagli omicidi fino ad arrivare alle rapine e ai furti. L’Italia dunque si ritrova un po’ meno violenta e un po’ meno fuorilegge. I dati sono stati diffusi dalla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, in occasione della tradizionale conferenza stampa di Ferragosto, terminata poco fa.
Nel 2020 crimini e reati diminuiti di quasi il 20 per cento: effetto del coronavirus
In un anno in Italia si è verificato un calo dei delitti del 18,2%: una flessione attribuibile a lockdown per il coronavirus. A presentare i dati è stata poco fa proprio la ministra degli Interni Luciana Lamorgese, in occasione della tradizionale conferenza stampa di Ferragosto.
Il decremento ha riguardato quasi tutte le tipologie di delitto: dagli omicidi (-16,8%) alle rapine (-21,1%), dai furti (-26,6%) alle truffe (-11,3%). In controtendenza invece i reati informatici (+20%).
Molto peggiore purtroppo invece il bilancio dei femminicidi: il 70% dei 149 omicidi commessi in ambito familiare ha avuto donne come vittime; una quota salita al 75,9% durante il periodo di lockdown, sottolinea il Viminale.
Il periodo della quarantena, dunque, con i controlli serrati in tutte le strade ha determinato una frenata nei crimini violenti commessi all’esterno, ma un incremento di quelli commessi all’interno delle pareti domestiche.
A partire dall’11 marzo, inizio della quarantena, sono state 20 milioni e 395mila le persone controllate dalle forze dell’ordine. Le denunce sono scattate per 460mila di loro, il 2,2 per cento dei controllati: la stragrande maggioranza per non aver rispettato i divieti di spostamento, e in parte per false attestazioni.
Il lockdown ha inciso anche sugli incidenti stradali: anche in questo caso, dall’1 agosto 2019 al 31 luglio di quest’anno si è verificato un calo del 20 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In calo anche il numero di morti e i feriti: registrati 1.319 morti contro i 1.719 dell’anno precedente (-23,3%) e 37.241 feriti (-22,6%).
“Lunedì 17 agosto andrò in Tunisia“, ha dichiarato poi la ministra Lamorgese, affrontando il tema sbarchi. “Andrò con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, per far sentire la vicinanza dell’Europa e affrontare il problema dei piccoli sbarchi”, ha sottolineato la titolare degli Interni. Il ministro ha ricordato che sono ricominciati i rimpatri come nell’epoca antecedente al Covid: circa 80 al giorno.
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