E’ ufficiale: la sindaca di Roma Virginia Raggi correrà di nuovo alle prossime elezioni comunali in cerca del bis. L’annuncio ieri sera in video conferenza: la prima cittadina ha sciolto le riserve, ora è in campo per ottenere il secondo mandato alla guida della Capitale. Malumori nella base 5 Stelle: violata la regola del doppio mandato. Il Partito Democratico annuncia un secco “No” al sostegno della candidatura: “Roma merita di più e qualcosa di molto diverso da questi anni. Per questo il Pd lavora per costruire un progetto alternativo”, sottolinea il vicesegretario dem Andrea Orlando.
La sindaca pentastellata della Capitale cerca il bis. “Ho parlato con la mia famiglia, ho parlato con i vertici del M5S: ho deciso di ricandidarmi a sindaco di Roma”, annuncia la prima cittadina di Roma. “Una scelta contro i giochi di palazzo, ma dettata dal bene per la Capitale”, aggiunge.
Compatta in suo favore la maggioranza pentastellata in Campidoglio: “Ora puntiamo ad accelerare con forza, ad avere mani libere, sempre. I giochi di palazzo e le alchimie vecchia maniera non ci appartengono”, dichiara l’assessore 5S Antonio De Santis.
La parola però ora spetta agli attivisti 5S. Il capo politico grillino, Vito Crimi, dovrà mettere ai voti la scelta della Raggi sulla piattaforma web Rousseau, di proprietà della Casaleggio Associati.
Considerando il suo periodo da consigliera capitolina, antecedente alla vittoria alle elezioni del 2016, la sindaca sarebbe alla sua terza candidatura: una violazione delle regole interne dello statuto pentastellato.
“Virginia Raggi ci ha detto che non ci sta ad apparecchiare la tavola per far mangiare quelli di prima. ‘Sono convinta che dobbiamo andare avanti’, ci ha aggiunto. Le sue parole sono verità”, dichiara entusiasta il consigliere regionale 5 Stelle Paolo Ferrara.
Poco fa l’endorsement del fondatore Beppe Grillo: “Daje”, scrive il comico sulla sua pagina Facebook, in un post accompagnato dalla foto della sindaca.
Pesa però il silenzio degli altri big pentastellati. Nessun commento da parte dei leader 5S al governo, nessuna parola da Luigi Di Maio o Roberto Fico.
“Ai romani interessa poco se la Raggi si ricandida, è solo l’ennesima dimostrazione che le regole e la morale dei 5 Stelle lasciano il tempo che trovano”, è il commento del consigliere capitolino della Lega Davide Bordoni.
No del PD a una riedizione in salsa romana dell’alleanza di governo tra M5S e Democratici. “La Raggi ha annunciato la sua ricandidatura promuovendo il suo operato. Nulla di personale ma noi diamo un altro giudizio“, afferma Andrea Orlando, vicesegretario nazionale del Partito Democratico.
“Roma merita di più e qualcosa di molto diverso da questi anni. Per questo il Pd lavora per costruire un progetto alternativo”, conclude Orlando.
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