La raccolta porta a porta funziona a singhiozzo e per le strade continuano a fioccare cumuli di rifiuti. I residenti del Villaggio San Francesco di Acilia sono esasperati e hanno preparato un dossier fotografico da presentare alle autorità competenti.
Continua a non essere effettuata in maniera sistematica la raccolta differenziata nel Villaggio San Francesco ad Acilia. Ama risponde che mancano mezzi e personale, ma i residenti non ci stanno.
I cittadini lamentano anche carenze nella pulizia straordinaria del quartiere con svariati cumuli di rifiuti depositati agli angoli delle strade che ultimamente vengono rimossi solo a seguito di incendi.
Inoltre non sono ancora stati risolti i problemi relativi alla gestione del plateatico dove si svolge il mercato rionale, mai pulito al termine delle vendite e terreno fertile per gabbiani, piccioni e ratti.
“Chiaramente né come comitato di quartiere né come cittadini segnaliamo un mancato turno di raccolta della carta o della plastica, ma se si arriva a saltare tre turni di raccolta dell’organico è evidente che il servizio non viene svolto in maniera tale da soddisfare le esigenze della cittadinanza, tenuto conto anche delle elevate temperature del periodo. – commentano rassegnati i residenti.
Inoltre, – proseguono i cittadini di San Francesco – la pulizia straordinaria del quartiere, relativa ai cumuli di rifiuti che vengono depositati agli angoli delle strade viene, effettuata rarissimamente, ultimamente solo a seguito di un incendio di uno dei cumuli. È sicuramente imputabile all’inciviltà di una minoranza di soggetti, ma è anche responsabilità di un’amministrazione che non si è minimamente impegnata, come ha fatto altrove, ad installare impianti di videosorveglianza e quindi non ha esercitato uno dei suoi compiti specifici, cioè quello del controllo del territorio.
Infine, – ricordano gli abitanti di San Francesco – il plateatico dove si svolge il mercato non viene mai pulito al termine delle vendite: tutti i rifiuti rimangono sul piazzale, trasportati dal vento sulle strade che lo circondano o nei giardini delle case limitrofe o ancora diventano oggetto delle incursioni di stormi di gabbiani e piccioni.
Questi tre diversi disservizi sono espressione di un medesimo problema: la totale latitanza dell’amministrazione nel controllo e nella gestione di questa porzione di territorio, l’imbarazzante disinteresse per questa periferia che sicuramente non può essere colmato con l’installazione di quattro panchine e delle griglie per le biciclette.
Conosciamo bene, e siamo certi che anche l’amministrazione ne sia a conoscenza, quali difficoltà operative abbia l’Ama: proprio per questo riteniamo la stessa amministrazione responsabile insieme alla sua partecipata dei disservizi segnalati. Tutto quanto rappresentato, comunque, insieme ad ulteriori segnalazioni relative ad altre problematiche verificatesi nel nostro quartiere, costituisce un dossier che, se necessario, verrà trasmesso alle competenti sedi amministrative e giudiziarie per individuare e perseguire i responsabili di eventi”. – concludono i residenti di San Francesco.
Stesso scenario anche a Dragona.
“E’ una situazione indecorosa e non più sostenibile che, date le temperature, mette anche a serio rischio la salubrità dell’aria e dunque la salute dei nostri concittadini. – commenta il presidente del comitato di quartiere Jacopo Innocenzi – chiediamo agli organi amministrativi del nostro territorio di farsi carico di questa emergenza nella speranza che venga risolta al più presto”. – conclude.
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