Pomeriggio di sangue ieri sulla spiaggia del Lungomare Duca degli Abruzzi, a Ostia. Un giovane del Bangladesh, che stava prendendo il sole con due amici suoi connazionali, è stato accusato da alcuni bagnanti di fare foto ai bambini in acqua. Secondo i primi rilievi tre uomini si sono avvicinati al ragazzo, e dopo averlo insultato al grido di “Untore, ci porti il virus”, lo hanno picchiato selvaggiamente.
Il cittadino del Bangladesh, aggredito con calci e pugni, è stato soccorso dagli amici e trasportato all’ospedale Grassi, dove ora è ricoverato con diverse fratture al volto. Poco dopo il fatto è scattato l’intervento di Carabinieri: arrivati con tre volanti i militari hanno identificato le persone coinvolte, ascoltato i testimoni e sequestrato i cellulari dei tre bengalesi per verificare l’eventuale presenza di foto di bambini.
Al momento, però, i militari non avrebbero trovato alcuna foto di bimbi, né nel telefonino del bengalese massacrato sulla spiaggia con l’accusa di aver fotografato i bambini, né su quelli dei suoi due amici e connazionali.
Alcuni dei bagnanti presenti in spiaggia, che hanno assistito alla scena, avrebbero riferito ai carabinieri di Ostia che gli aggressori hanno accusato il giovane bengalese di essere un untore. E che soltanto per questo motivo sarebbe scattata la violenta aggressione a calci e pugni.
Solo in un secondo momento, una volta arrivate le pattuglie dei militari, i picchiatori avrebbero aggiunto l’accusa di pedofilia.
Ora si attende che le indagini dei militari della stazione di Ostia appurino lo svolgimento dei fatti.
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