Aumentano le donne che iniziano un percorso nei centri antiviolenza di Roma. Secondo il report mensile delle attività delle sette strutture Capitoline ci sono stati quasi 100 nuovi inserimenti a maggio.
Ci sono stati quasi 100 nuovi inserimenti a maggio con un incremento del 16% rispetto all’anno precedente. La fotografia emerge dal report mensile delle attività delle sette strutture capitoline. L’andamento risulta per la prima volta nel 2020, superiore a quello registrato a gennaio nel periodo antecedente l’inizio dell’emergenza sanitaria.
“L’investimento sulle nuove sedi di accoglienza ha funzionato, nessuna è sola – ha dichiarato la Sindaca – la violenza non deve rimanere sommersa, noi ci siamo e le nostre operatrici rispondono h24 per ogni richiesta di aiuto”.
Sull’argomento è intervenuta anche la delegata alle politiche di genere Lorenza Fruci che ha affermato: “l’aumento delle donne che si sono rivolte ai nostri centri antiviolenza dopo il lockdown è molto significativo e ci motiva a proseguire nel nostro lavoro di fornire una risposta a chi è in difficoltà”.
Infine, l’assessora alla comunità solidale Veronica Mammì ha annunciato: “Quest’anno completeremo ulteriori strutture residenziali. Abbiamo anche inaugurato un nuovo servizio di cohousing all’interno di appartamenti e altri punti di riferimento sono in cantiere per il 2021”.
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