Grande Roma

Discarica di Monte Carnevale, vittoria delle associazioni ambientaliste: il Consiglio di Stato blocca i lavori e revoca l’autorizzazione

Sospesa l’autorizzazione per la discarica di Monte Carnevale: il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Comitato Raggio Verde. Bloccati dunque i lavori della ditta NGR Roma Srl nella cava della Valle Galeria, a sud-ovest di Roma: il terreno era in procinto di accogliere fanghi industriali e rifiuti inerti, altamente inquinanti.

Monte Carnevale, il Consiglio di Stato sospende la discarica

Il Consiglio di Stato oggi ha sospeso l’autorizzazione concessa dalla Regione Lazio alla società New Green Roma per realizzare nella cava del Monte Carnevale una discarica per lo sversamento di fanghi industriali e rifiuti inerti, nel sito non lontano dall’ex discarica di Malagrotta.

I giudici del Consiglio di Stato hanno dunque accolto il ricorso del comitato Raggio Verde e Valle Galeria Libera, che da tempo protestano contro l’autorizzazione concessa dalla Regione. L’azienda NGR, ottenuto il via libera regionale il 27 dicembre scorso, stava operando per realizzare nell’invaso un impianto per smaltire rifiuti inerti e fanghi. In passato era stato chiesto il nulla osta anche per trattare rifiuti di amianto, ma era stato negato.

Il Consiglio di Stato ha rinviato ora al tribunale amministrativo del Lazio la decisione di merito. Il nuovo stop arriva mentre la conferenza dei servizi sta valutando il primo stralcio del progetto della discarica di rifiuti urbani che NGR Roma Srl, proprietaria dell’ex cava, ha presentato in Regione.

La società ha chiesto di essere autorizzata ad utilizzare un volume di 75mila metri cubi al netto dei ricoprimenti giornalieri. La “Malagrotta 2” sarebbe quindi in grado di accogliere 67.500 tonnellate l’anno, ovvero il 20% dei rifiuti da discarica che Ama stima saranno prodotti dai romani nel 2020.

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