Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presieduto a Villa Pamphilj la seconda giornata degli Stati Generali dell’Economia: appena concluso l’incontro con i sindacati. “Oggi adotteremo un decreto legge per estendere la cassa integrazione di altre 4 settimane”, ha annunciato il premier. Presentato il piano del governo denominato “Progettiamo il Rilancio”. “A differenza di altri governi non abbandoniamo i lavoratori, non consentiamo che siano licenziati”, ha sottolineato Conte al termine degli Stati Generali.
“L’obiettivo del governo è garantire la cassa integrazione a tutti i lavoratori, per tutto il tempo che sarà necessario nella fase di debolezza dell’attività economica”, sottolinea il premier Conte, rivolgendosi ai sindacati nella seconda giornata degli Stati generali dell’Economia in corso a Villa Pamphilj.
“Le aziende e i lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane di Cassa integrazione potranno richiedere da subito le ulteriori 4 settimane approvate con il decreto Rilancio“, spiega il presidente del Consiglio.
“A differenza di altri governi – ha aggiunto il premier – non abbandoniamo i lavoratori, non consentiamo che siano licenziati”. Ora “vogliamo riformare la cassa integrazione, uno strumento che si è rivelato farraginoso“, ha detto Conte.
Il governo, sottolinea il premier, “è al lavoro in queste ore per il superamento della Cig e per arrivare a un meccanismo nuovo e molto più veloce“: una riforma del sistema degli ammortizzatori sociali che permetta di avere strumenti più rapidi ed efficienti, bypassando le lungaggini burocratiche che hanno ostacolato finora l’arrivo a destinazione delle risorse stanziate per il lavoratori.
L’attuale sistema della Cassa integrazione è basato infatti sui sistemi Inps regionali. I datori di lavoro hanno dovuto inviare agli Istituti di previdenza locali le domande di Cig, e questi a loro volta hanno dovuto trasmettere le richieste all’Istituto di previdenza nazionale: una serie di passaggi burocratici che hanno causato molti ritardi nell’erogazione dei fondi ai lavoratori.
Nel corso dell’incontro con i sindacati, a Villa Pamphilj, Conte ha presentato il Piano del governo denominato “Progettiamo il Rilancio”, realizzato con la collaborazione di Vittorio Colao e finalizzato alla rinascita del Paese dopo la crisi scatenata dall’emergenza Covid. “Gli obiettivi fondamentali sul tema del lavoro sono il sostegno alle transizioni occupazionali, la tutela del reddito dei lavoratori, la promozione della qualità del lavoro”, ha sottolineato il premier.
“La tutela del reddito dei lavoratori dovrà essere articolata in molteplici progetti: l’istituzione di un salario minimo nel Paese, la lotta senza quartiere alla contrattazione pirata, la detassazione dei rinnovi contrattuali, la creazione di un Documento Unico di Regolarità Contributiva su appalti e subappalti per il costo del lavoro, il contrasto al caporalato e al lavoro nero, l’incentivazione del welfare contrattuale”, ha spiegato oggi Conte.
“Alle opposizioni dico: potremo rimanere con diversità di posizioni e di idee, ma non raccogliere il nuovo invito rende la democrazia italiana un po’ singolare. Rifiutare il confronto rende il sistema democratico singolare”, conclude il premier.
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