Una folla composta si è riunita nell’area esterna della Chiesa di San Corbiniano per dare l’ultimo saluto a Mattia Roperto, il 14enne dell’Infernetto investito e ucciso da un’auto in via Francesco Cilea la sera dell’8 giugno. (qui la notizia)
Presenti tanti coetanei del ragazzo – che frequentava il primo anno al liceo “Democrito” – ma anche molte famiglie del quartiere, che non hanno voluto far mancare il loro sostegno ai genitori di Mattia, stretti in un doloroso abbraccio.
«In questi giorni ho percepito una profonda rabbia – ha detto il sacerdote durante l’omelia – ho sentito tante persone affermare che viviamo in un mondo di letame, per utilizzare un termine consono all’occasione, ma dobbiamo renderci conto che siamo noi adulti ad averlo ridotto così.»
In effetti, nei giorni successivi al tragico incidente e anche durante la fiaccolata in ricordo della vittima, molti residenti del quartiere si erano lasciati andare ad invettive e offese nei confronti dell’investitore, dettate ovviamente dall’emotività e dallo sconcerto del momento. Oggi la rabbia ha lasciato il posto al cordoglio e alla richiesta di giustizia per una giovane vita spezzata.
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