Da lunedì 25 maggio riaprono i cancelli di palestre e piscine in tutto il Lazio. Dopo quasi tre mesi di lockdown gli amanti del fitness potranno finalmente tornare a calcare i tapis roulant, a utilizzare gli attrezzi e ad allenarsi nelle strutture sportive della regione.
Fase 2, dal 25 maggio via libera a palestre e piscine
La riapertura dei centri sportivi rappresenta un ulteriore passo verso la normalità. Ma per gli appassionati dello sport restano comunque una serie di misure da seguire per contrastare il Covid-19, necessarie a evitare l’insorgere di focolai e cluster che potrebbero innescare una nuova impennata dell’epidemia. L’ordinanza apposita emanata dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, stabilisce le regole anti-contagio per la riapertura.
In accordo con le direttive del ministero dello Sport, la Regione ha emanato le linee guida per garantire la sicurezza. Tra i punti principali il divieto di assembramento dei clienti all’ingresso, la distanza di almeno due metri tra i fruitori durante gli allenamenti, il rispetto del distanziamento di un metro tra le persone sedute o in attesa e il divieto di utilizzare gli stessi armadietti di altri clienti.
Previste poi regole severe per i gestori, che dovranno garantire la presenza di dispenser con gel igienizzanti e, soprattutto, alti livelli di igiene e pulizia dei locali. In linea con i principi stabiliti dal ministero dello Sport a livello nazionale la Regione ha deciso di optare in favore dell’obbligo di mascherine per il personale delle palestre.
Potrà essere misurata la febbre con termoscanner agli ingressi
All’arrivo in palestra ai clienti potrà essere misurata la febbre con appositi termoscanner: se la temperatura risultasse superiore a 37,5 è previsto il divieto assoluto di ingresso, misura che vale anche per il personale.
Gestori e lavoratori non potranno iniziare il turno di lavoro con una temperatura corporea superiore a 37,5.
All’interno degli spogliatoi devono essere assicurate dal gestore distanze di almeno 1 metro, con postazioni d’uso alternate o regolamentando l’accesso.
Il responsabile della struttura dovrà poi provvedere a disinfettare macchinari e attrezzi usati dai clienti: in caso contrario “gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati”, si legge nell’ordinanza.
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