Arriva la doccia fredda del PD sull’ipotesi di un secondo mandato per Virginia Raggi. Il consigliere dem Giovanni Zannola: “Nell’emergenza Covid l’amministrazione capitolina ha mostrato tutta la sua inefficacia. La vera strategia della Raggi è, in realtà, farsi pubblicità per ottenere un incarico all’interno del governo. Perché sa che a Roma non arriverebbe neanche al ballottaggio” .
Virginia Raggi non si accontenta. E nonostante l’esasperazione di molti romani, sembra decisa di ricandidarsi. Via al secondo mandato dunque, non appena le riserve del Movimento 5 Stelle sul limite alle candidature verranno sciolte.
Ma il sogno di una marcia trionfalistica che la prima cittadina immagina verso la rielezione allo scranno più alto del Campidoglio si è infranto subito sugli scogli del niet Pd. La reazione dei vertici del Partito Democratico è durissima: “La ricandidatura di Virginia Raggi? Per i romani questa non è una notizia, ma una minaccia», confida il segretario Pd Nicola Zingaretti ai suoi collaboratori, come riporta il Messaggero.
Nessuna riedizione in chiave capitolina, dunque, dell’alleanza di governo giallo-rossa tra Pd e Movimento 5 Stelle. Per il consigliere comunale dem Giovanni Zannola, di Ostia, la sindaca in questi anni ha messo in atto politiche disastrose, dal mancato rifacimento delle strade all’Ama, passando per l’evidente sfacelo in cui è precipitato il sistema del trasporto pubblico.
“La giunta Raggi in questi quattro anni ha mostrato tutta la sua inefficacia. Al punto che lei stessa non crede nell’ipotesi di una sua rielezione a prima cittadina. Il vero obiettivo della Raggi, in realtà, è farsi pubblicità per un suo futuro incarico nel governo”, racconta Zannola ai nostri microfoni.
“L’emergenza scatenata dal Covid-19 ha mostrato l’incapacità della giunta capitolina”, ci spiega Zannola. “L’operato della sindaca si è rivelato ancora più fallimentare proprio nel momento del bisogno. I romani non sono stati messi in condizione di ricevere gli aiuti necessari a superare la fase di crisi, come dimostra il caos generato dall’amministrazione capitolina sui buoni spesa e sul bonus affitti“.
“Nelle settimane critiche del lockdown, con le famiglie della Capitale in difficoltà, la Raggi non ha fatto altro che cercare di scaricare le colpe sui cittadini, invitandoli a mettersi gli uni contro gli altri facendo la spia su presunti comportamenti scorretti”.
“I progetti di più ampio respiro annunciati inizialmente dalla sindaca, pur condivisibili, sono rimasti nel cassetto, a cominciare dalle piste ciclabili: finora sono stati realizzati soltanto 10 chilometri. E il progetto del Grab, un raccordo anulare per ciclisti, è stato volutamente accantonato”, aggiunge il consigliere.
Il fallimento della giunta capitolina, continua Zannola, “è talmente evidente che la stessa sindaca in realtà intende utilizzare la pubblicità che le deriva dalla campagna elettorale che ha appena intrapreso per ottenere un incarico di vertice nel direttivo 5 Stelle a livello nazionale. “Perché – conclude Zannola – alle elezioni non riuscirebbe neanche ad arrivare al ballottaggio. La sua vera ambizione ora è piuttosto un posto, magari non di primo piano, nel governo”.
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