A Cerveteri l’isolamento è servito a capire come costruire il domani. Il Città di Cerveteri prima dello stop era al comando del girone A di Promozione, ad un punto di vantaggio dal Fiumicino. Gli etruschi si chiedono che sarà di loro, se avranno oppure no, il diritto a partecipare al campionato di Eccellenza. Una domanda a cui oggi non c’è una risposta, ma solo tante speranze. La preoccupazione, oggi, è ritornare a una vita normale e battere il coronavirus. Non solo quella, però.
“Comunque vada a finire noi accetteremo il verdetto – afferma D’Aponte – è chiaro che mi sento di dire che meritiamo di salire in Eccellenza, anche perchè abbiamo disputato un campionato quasi sempre da prima della classe e le nostre intenzioni, sin dalla vigilia, erano quelle di concluderlo al vertice. C’è grande voglia di ritornare in campo , abbracciarci e continuare le battaglie domenicali. Stiamo alle valutazione dei vertici, qualunque siano ne prenderemo atto. Ma ripeto, il Città di Cerveteri è un club che merita di salire” .
Sul futuro, infatti, ci sono le visioni di una società che è pronta a ritornare dove era 6 anni fa. “Ci sentiamo preparati, la società è sana e in salute e ciò ci da la carica giusta per affrontare l’Eccellenza – continua il diesse etrusco – non ci fermeremo davanti a niente, i tifosi vogliono ritornare ad affrontare i derby locali e a sentire la passione del calcio domenicale. Certo, ora con l’isolamento ci siamo dimenticati quello che succedeva fino a due mesi fa, la mente è impegnata in altro. Una volta il rompete le righe lavoreremo per progettare il futuro del Città di Cerveteri. In Eccellenza, me lo auguro”.